Sosta, piano anti evasori Ora si paga col cellulare

Con Telepass salgono a tre i sistemi digitali per incassare subito i soldi del posteggio E a breve i parcometri diventeranno 1.100

Cinque anni fa è scattata la rottamazione dei «grattini». I vecchi gratta e sosta cartecei sono spariti gradualmente dalla circolazione, di pari passo con l'installazione dei parcometri. Da una settimana è partito un nuovo sistema di pagamento «2.0.» e chissà quanto ci metterà a raggiungere e magari sorpassare le macchinette automatiche su strada. Telepass ha lanciato pochi giorni fa Pyng, un servizio per pagare le strisce blu con il cellulare. Basta scaricare una app gratuita sullo smarthpone (bisogna essere clienti Telepass, ma non occorre averlo in auto), connettersi e il sistema individua la posizione dell'utente. Si può pagare la sosta per una o più targhe, anche contemporaneamente. Se la riunione finisce prima del tempo «acquistato», basta sospendere prima l'orario, anche dall'ufficio, e si pagherà solo il tempo di sosta realmente utilizzato, al contrario se una commissione va per le lunghe si può allungare la propria sosta sulle strisce blu senza correre il rischio di prendere la multa. L'assessore alla Mobilità del Comune Pierfrancesco Maran, che ha promosso ieri il servizio con l'ad di Telepass Ugo De Carolis, ha fatto presente che tra i benefici c'è «la comodità di non perdere più tempo a cercare parcometri, ricorrere a monetine o carte di credito, il sistema scarica l'importo direttamente dal conto associato all'abbonamento Telepass. E chi usa un'auto aziendale e scarica il costo del posteggio all'azienda, non è più costretto a conservare “pacchi“ di cartoncini della sosta ma può consegnare l'estratto conto del pagamenti effettuati fino a una certa data».

Già, ma il sistema non sarà un pò troppo tecnologico e a rischio di multe? Pare proprio di no. Chi utilizza questo sistema deve apporre sul cruscotto dell'auto un apposito tagliando («si può scaricare dal sito, poi più avanti forniremo un adesivo ad hoc» anticipa De Carolis). L'ausiliario della sosta in questo modo sa che il parcheggio è stato pagato con lo smartphone. Inserisce la targa nel proprio pc portatile e verifica che l'auto sia in regola. Pyng si può usare a Milano e nelle altre tre città dove è già stato attivato finora, Roma, Ferrara e Salerno. Per ora sono 40mila i clienti che hanno attivato il servizio in tutta Italia, a Milano sono già arrivati a 9mila in una settimana. Ma la società conta di accelerare in fretta l'utilizzo, tenendo presente che già 630mila clienti pagano regolarmente gli ingressi in Area C con Telepass, in automatico, evitando di acquistare i tagliandi all'edicola o su internet. Una buona quota dev'essere di pendolari che arrivano da fuori città (i clienti nel Comune di Milano sono 207mila, 505mila quelli nella provincia, in tutta la Lombardia circa un milione e 300mila).Atm ricorda anche le altre due applicazioni per smartphone partite a fine aprile, EasyPark e MyCicero, che in meno di un mese hanno già quantificato 5.800 «acquisti» per posteggiare sulle strisce blu. Tutte e tre le app si «agganciano» alla piattaforma dell'azienda di trasporti, che le ha selezionate attraverso una manifestazione di interesse pubblicata lo scorso febbraio. Per i tradizionalisti invece, a breve i parcometri in città saliranno a quota 1.100. Comune e Atm insomma le provano tutte per incassare subito e combattere un evasione che, ancora nel 2013, si aggirava intorno al 50%.

Sono gli automobilisti che già utilizzano l'abbonamento Telepass per pagare in automatico l'ingresso in Area C, senza acquistare i tagliandi cartacei o su internet

In milioni, i clienti Telepass in tutta la Lombardia, di cui almeno 505mila residenti nella provincia di Milano e 207mila in

città. Ogni utente può registrare due targhe

I clienti già iscritti al servizio Telepass Pyng, che permette di pagare la sosta sulle strisce blu scaricando una app sulli smarthphone. È attivo anche a Roma, Ferrara e Salerno

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