Uno spettacolo da paura protagonisti gli spettatori

Al Teatro Martinitt in scena l'originale thriller-comedy internazionale, con attori nel pubblico e effetti speciali

Uno spettacolo da paura protagonisti gli spettatori

«Durante la Seconda guerra mondiale la struttura Martinitt e il suo teatro furono colpiti dai bombardamenti. Quella sera era in corso un evento di beneficenza. Molte anime innocenti vi persero la vita. L'edificio venne ricostruito e dalle sue ceneri nacque il Teatro Martinitt. Numerosi testimoni giurano di aver visto strane presenze aggirarsi all'interno dell'edificio». Comincia così, il racconto di Non aver paura... È solo uno spettacolo, l'originale piéce-format creata da Eduardo Aldan , per la regia di Richard Reguant, con la voce narrante di Gianni Garko e gli attori Claudia Genolini, Edoardo Frullini, Emiliano Ottaviani in scena. Una scena che è al tuo fianco, a te spettatore cioè. Paura, che poi si declina in terrore. Un terreno scivoloso fatto di rumori e presenze nel quale teatro e pubblico si fondono. É un thriller psicologico con effetti speciali e cari vecchi trucchi dell'horror tradizionale (ma c'è anche un pizzico di commedia, per salvare i cuori) questo spettacolo che il Teatro Martinitt ospita fino al 3 giugno (giovedì e venerdì ore 21, sabato ore 17.30 e ore 21, domenica ore 18, ingresso 22 euro, info 02 36.58.00.10), in collaborazione con Real Life Experience, marchio milanese dell'esperienza dal vivo specializzata nella paura. A questa associazione si deve il prologo interattivo dal titolo Il Fantasma dell'Opera (ore 20.15, ingresso 29 euro, dà diritto anche allo spettacolo Non aver paura), della durata di mezz'ora. Il segreto dell'intera operazione, prologo più spettacolo, sta nel portare gli spettatori a ridere delle proprie paure e fobie, passando attraverso gli incroci tematici dei thriller più celebri della storia del cinema, veri e propri «topoi letterari» come, ne basti uno per gli altri, gli spiriti. Tre i capitoli del racconto in scena: una baby sitter alle prese con un maniaco in un appartamento, un caso di paranormale e una guardia di museo alle prese con delle particolari statue. Non si può aggiungere altro, naturalmente, per non rovinare la storia e il godimento di questa commedia di paura (o thriller comico, dipende da come la si vede) che si fa vero e proprio esperimento teatrale.

Un'idea che, negli ultimi anni, è diventato un genere teatrale internazionale, capace nel miracolo di avvicinare al teatro fette di pubblico solitamente diffidenti, come i cinefili appassionati di paura e i fan del live experience.

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