Lo sport lombardo cala gli assi del 2014

Ruolo guida della nostra regione nelle varie discipline: ecco i fuoriclasse di oggi che vogliono vincere anche domani

La Lombardia non rinuncia al suo ruolo di regione guida dello sport italiano e anche nel 2014 ha sfornato una serie di campioni doc e di eccellenze che hanno conquistato titoli a ripetizione. In questo Natale dal sapore «estivo» la fanno comunque da padroni gli atleti del ghiaccio, tutti valtellinesi a cominciare da quell'Arianna Fontana che, collezionista di medaglie è stata la reginetta delle Olimpiadi di Soci.

In Russia Arianna si presenta con l'obiettivo dichiarato di centrare la finale nelle distanze individuali (500, 1000 e 1500 metri) e nella staffetta. Manca la finale dei 1000, ma il 13 febbraio 2014 nei 500 ottiene uno storico argento (cade insieme alle avversarie, arriva terza, ma l'inglese Christie, seconda, viene squalificata). Due giorni dopo è bronzo nei 1500 e il 18 febbraio si ripete nella staffetta 3000 metri insieme alle compagne Lucia Peretti, Martina Valcepina ed Elena Viviani. Una stagione davvero di lusso, matrimonio compreso e la voglia di andare sempre oltre i limiti, come sta dimostrando nelle prove di questi tempi in coppa del mondo che la vedono costantemente protagonista.

Dalla velocità sul ghiaccio alla danza e alle acrobazie di una coppia che tutti ci invidiano: la comasca Anna Cappellini e il milanese Luca Lanotte hanno davvero raccolto l'eredità dei mitici Fusar Poli-Margaglio e il loro 2014 è stato una cavalcata trionfale. Prima il titolo europeo, poi quello mondiale a Saitama davanti ai favoritissimi canadesi e francesi. Una sorpresa? No, perché ormai Cappellini-Lanotte sono considerati il top della danza su ghiaccio come dimostrato anche ai recenti campionati italiani al Palavela di Torino, dove Anna ha sconvolto il pubblico per la bravura e per un abbigliamento sexy da autentici brividi.

Al loro inseguimento si è posta una coppia appena formata che nell'artistico arriva subito al tricolore: Andrej Otarek e la milanese Valentina Marchei alla terza gara in carriera centrano subito il bersaglio grosso e la cosa ha dello stupefacente perchè Valentina, con non poco coraggio, ha cambiato specialità, lei che era considerata l'erede di Carolina Kostner. Con la mantovana Anna Remondini che sta facendo passi da gigante nelle coppie della danza.

Ma non c'è un solo Fontana. 2014 da ricordare per Daniel, l'italo-argentino della DDs di Settimo Milanese due volte olimpico azzurro del triathlon che quest'anno in Messico è stato il primo italiano a vincere un Ironman: 3,8 chilometri a nuoto, 180 in bici e 42 di corsa. E Fontana si chiama anche il giussanese Marco Aurelio, biker e ciclocrossista, tricolore nel cross country, è ormai un pezzo da novanta nella specialità e non si lascia impressionare dal fango o dagli ostacoli che trova. Memorabile il suo terzo posto a Londra 2012 quando, a metà del giro finale perde il sellino della mountain bike, prosegue la gara e, senza farsi raggiungere dagli avversari che l'avevano visto in difficoltà, con orgoglio e abnegazione conclude al terzo posto, primo italiano a vincere una medaglia in campo maschile (solo Paola Pezzo aveva portato a casa due medaglie olimpiche nella mountain bike).

Fontana è ora l'uomo da battere in coppa del mondo, sempre nelle prime posizioni in ogni tappa e sulla sua scia si sta imponendo il 19enne valtellinese Gioele Bertolini, tricolore e in costante crescita di risultati. Ma c'è anche chi, con un quinto posto, può sentirsi in paradiso. Diego Marani, mantovano strappato al calcio dove si stava imponendo per la sua velocità palla al piede, ha lasciato perdere il football per dedicarsi all'atletica nella milanese Riccardi conquistando il 5° posto sui 200 metri agli europei di Zurigo con un 20'36 che lo pone in terza posizione della graduatoria in Italia alle spalle dell'irraggiungibile Mennea e di Andrew Howe (li separano solo 3 decimi).

Ma le eccellenze lombarde non finiscono qui, la lista è lunghissima a cominciare dai pescatori sportivi campioni del mondo: Roberto Cantaluppi, Marco Gobbi, Carlo Bergamelli, Stefano Tironi, Andrea Fiorellini, Alessandro Gardinazzi, Marcello Siviero, Ilaria Bonin; il paralimpico dello sci nautico Daniele Cassioli e il nuotatore Federico Morlacchi; i cecchini dell'arco Sonia Bianchi, Gloria Villa e Alice G.

Tutti nomi che si sono affermati nelle rispettive categorie e ai quali si aggiungono il motonauta Alberto Pascali; il canoista Giovanni De Gennaro; Tullio Gervasoni col suo deltaplano; la tiratrice Bianca Revello, il canottiere Simone Molteni. Ma c'è anche chi di mondiali ha fatto una autentica abbuffata come la 19enne cremonese Maria Bresciani che del nuoto paralimpico è la vera regina: 5 medaglie d'oro ai mondiali di Morelia in Messico e detentrici di ben 6 record del mondo.

Frequenta la quinta liceo, suona la chitarra classica, recita a teatro nella Compagnia Intrecci e si diverte a battere i record. E il terzetto per il podio lombardo è già pronto: Arianna Fontana, Cappellini-Lanotte e Maria Bresciani: a voi lettori la scelta delle posizioni.

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