Stangata sul biglietto Atm entro l'autunno

Il ticket singolo salirà di 20 centesimi, nessun ritocco per gli abbonamenti

Stangata sul biglietto Atm entro l'autunno

Nuova stangata in arrivo sui biglietti Atm. Il ticket è già salito da 1,5 a 2 euro nel 2019 ma entro fine anno, forse ottobre, scatterà un altro aumento, l'ipotesi più probabile è di 20 centesimi. Piccola consolazione: non saranno ritoccati invece gli abbonamenti, e si capirà nelle prossime settimane se nasceranno delle nuove «formule» per attutire almeno in parte il colpo per chi non usa abitualmente i mezzi e per chi fa smart working. Ieri mattina si è tenuta l'assemblea dei soci dell'Agenzia del Trasporto pubblico locale del bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza, Lodi e Pavia e ha votato il piano all'unanimità.

Il biglietto singolo Atm dovrebbe passare da 2 a 2,20 euro, aumenteranno nella stessa percentuale gli altri ticket occasionali. I soci, si legge nel comunicato, «hanno affrontato il tema dell'attuazione di quanto stabilito dalla recente normativa regionale e dal connesso regolamento in tema di adeguamento delle tariffe del Tpl». Il regolamento stabilisce che le tariffe debbano essere adeguate annualmente in base al tasso di inflazione definito dalla Regione stessa con proprio atto, «corretto in funzione di indicatori di qualità definiti dalle Agenzie». Regione, con la legge di assestamento di Bilancio 2022 approvata la settimana scorsa, ha derogato alla norma che imponeva l'applicazione degli adeguamenti tariffari in modo omogeneo su tutti i titoli, stabilendo che gli aumenti possano essere applicati in modo differenziale. E l'assemblea su questa base ha deciso di tutelare almeno gli abbonamenti -- quindi gli spostamenti per motivi e lavoro - e «stangare» sul biglietto singolo. Gli aumenti riguarderanno non solo Milano ma tutta l'area metropolitana.

«Dopo un accurato dibattito generale sottolinea il presidente dell'Agenzia Daniele Barbone - i soci unanimemente dato mandato al consiglio d'amministrazione di intervenire esclusivamente sui titoli occasionali, senza toccare quelli in abbonamento. Tale impostazione garantisce di tutelare in particolare gli utenti abituali, così da incentivarli al ritorno sui mezzi del trasporto pubblico locale. É inoltre emersa la richiesta di approfondire l'adeguatezza dell'attuale tipologia di abbonamenti vigenti, in base alle mutate esigenze di mobilità degli utenti legate allo smart working ancora largamente applicato dalle aziende, pubbliche e private. Sulla base di questo indirizzo l'Agenzia si metterà subito al lavoro per adempiere ai propri obblighi».

L'assessore alla Mobilità del Comune Arianna Censi precisa che «se avessimo potuto scegliere, non avremmo certo deciso ora l'adeguamento tariffario all'Istat dei biglietti del trasporto pubblico locale, in un momento economicamente difficile per i cittadini. Ci siamo adeguati ad una norma imposta dalla Regione con una legge approvata a luglio.

Abbiamo scelto però di non intervenire sugli abbonamenti, ma solo sui titoli occasionali. Questo perché vogliamo tutelare chi utilizza quotidianamente il trasporto pubblico. Mi stupisce che chi a livello nazionale continua a promettere di abbassare le tasse, poi a livello locale i si comporti all'opposto».

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