Paolo Pettinaroli, che nella strage di Linate perse il figlio Lorenzo di 28 anni, era l'unico ieri mattina a mancare alla messa in suffragio delle vittime, celebrata a Sant'Ambrogio per il quattordicesimo anniversario del luttuoso evento. Pettinaroli, fondatore del «Comitato 8 ottobre», è morto lo scorso aprile e ha raggiunto il figlio si spera, ma nessuno riesce a scordarlo in quanto più tenace combattente di una lotta contro gli incidenti aerei, «che portano via la nostra gente» ha detto dall'altare la vedova, Giovanna Pettinaroli.
Linate resta emblema di un errore tragico, quando quell'8 ottobre 2001 una collisione tra un velivolo della compagnia Sas con un piccolo Cessna, entrato per errore sulla pista di decollo, lasciò sull'asfalto autunnale dell'aeroporto 118 vite. «I famigliari delle vittime sono un esempio, perché sono riusciti a trasformare il loro dolore in un progetto positivo che punta a migliorare ogni giorno la sicurezza aerea» ha detto il sindaco Giuliano Pisapia.
«Molto è stato fatto per rendere più sicuro l'aeroporto - ha commentato Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia - ma è giusto riportare sempre alla memoria chi ha perduto la vita». E Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale: «In Aula consiliare abbiamo salutato Pettinaroli, che ci ha insegnato a non reagire con la rabbia e il rancore davanti alla morte dei nostri cari».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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