Cronaca locale

"Su blocco M1 nega l'evidenza". E il sindaco di Sesto inchioda Sala

Il sindaco Di Stefano ritorna sul blocco del prolungamento della metro rossa da Sesto a Monza: "Milano mantenga gli impegni e la smetta di prendere in giro"

"Su blocco M1 nega l'evidenza". E il sindaco di Sesto inchioda Sala

Dopo la diffida del Comune di Milano, il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano torna sulla questione del prolungamento della linea della metro rossa M1. “Il Comune di Milano, continua a raccontare falsità, arrivando persino a negare l’evidenza”, controbatte il primo cittadino sestese alle parole dell’assessore alla Mobilità milanese Marco Granelli che venerdì 8 gennaio è tornato a puntualizzare sulla vicenda del prolungamento della M1 da Sesto FS a Monza Bettola.

M1 prolungamento da Sesto a Cinisello - Monza Bettola, vedo che il Sindaco di Sesto S. Giovanni, il suo assessore...

Pubblicato da Marco Granelli su Giovedì 7 gennaio 2021

In un post su Facebook l’assessore Granelli ha spiegato che in questi mesi sono in corso le trattative per il raggiungimento di due accordi necessari a far ripartire i lavori e completare l’opera, fissando al 15 gennaio la ripresa del cantiere: “Ormai – scrive – siamo vicini alla conclusione positiva per quello che riguarda proprio le sistemazioni superficiali di Sesto San Giovanni, che permetterebbe di far ripartire i lavori in gennaio 2021, fra pochi giorni. Noi stiamo cercando di chiudere i problemi e avviare i lavori senza nessun costo aggiuntivo per i Comuni, e proprio quando stiamo arrivando alla soluzione il Sindaco di Sesto invece di collaborare, diffida Milano e complica la situazione rischiando di far saltare tutto. Io sono abituato a cercare le strade per risolvere i problemi, vedo che altri preferiscono la propaganda”.

Parole che hanno fatto infuriare il sindaco Di Stefano, che smentisce punto per punto le accuse sferrate dall'assessore milanese. “Ci accusano di voler bloccare i lavori quando - controbatte - in realtà la realizzazione dell’infrastruttura è in capo a loro tramite la partecipata Mm come riporta l’accordo sottoscritto il 9 dicembre 2009 (articolo 3): interventi che presentano ritardi biblici e per cui, per tutelare la nostra città e i cittadini, abbiamo diffidato Milano affinché mantenga gli impegni presi e la smetta con le prese in giro”.

Di Stefano smonta anche le insinuazioni lasciate passare dalla giunta Sala di una mancata collaborazione economica da parte dell'ammministrazione di Sesto. “Al sindaco Sala e alla sua giunta che dicono che Sesto non mette soldi, ricordo che noi abbiamo onorato tutte le fatture finora emesse dal Comune di Milano e Mm per totali 5 milioni, a cui ne verranno aggiunti altri 3 allo stato di avanzamento dei lavori. Non solo: il 3 luglio abbiamo versato a Milano ulteriori 1.8 milioni per la ripresa del cantiere e la realizzazione delle opere di superficie che devono portare alla riapertura di viale Gramsci, attesa da 9 anni dai residenti, e alla riqualificazione del quartiere Restellone”.

Fatti certificati e messi nero su bianco che inchiodano lo scaricabarile inflitto dal Comune di Milano. “Quando ci siamo insediati – aggiunge Di Stefano – abbiamo coperto i 5 milioni di debiti fuori bilancio per il prolungamento della M1 che ci sono stati lasciati in eredità dalla precedente amministrazione a guida Pd e abbiamo sempre lavorato per risolvere i problemi, mantenendo ogni volta la parola data, a differenza del Comune di Milano e di Mm che, non contenti di metterci 9 anni per fare un chilometro e mezzo di galleria, hanno pure il coraggio di scaricare su di noi le responsabilità di una gestione pessima da parte loro.

Ci hanno detto che venerdì prossimo, il 15 gennaio, ripartirà il cantiere: staremo a vedere se le bugie continueranno o se per la prima volta verrà onorato l’impegno preso”.

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