Coronavirus

"Sui mezzi il 25% dei clienti. Pressing sul lavoro da casa"

L'assessore del Comune: "Incontro con Assolombarda. In sede a rotazione, dall'impresa allo studio legale"

"Sui mezzi il 25% dei clienti. Pressing sul lavoro da casa"

Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune. Quanti passeggeri riusciranno a prendere i mezzi pubblici nella fase 2?

«Trasportavamo in metropolitana 1,4 milioni di passeggeri al giorno, scenderemo al 25% della capienza, circa 350/400mila. Il sindaco ha fatto l'esempio della stazione Cadorna dove la mattina si passerà da 6mila a 1.500 passeggeri all'ora, sui bus il trend sarà lo stesso. Ma sui treni regionali si parla di scendere al 20%».

Come contingenterete gli afflussi?

«In metrò distribuiremo al massimo 75 persone in banchina, i tornelli sommano, per ora in maniera empirica quanta gente entra mediamente nelle stazioni lungo il percorso, e si bloccano quando viene raggiunto il numero assegnato ad ogni varco finchè non viene smaltita la gente in attesa del treno».

Ci sarà la ressa prima dei tornelli.

«Il rischio ovviamente c'è, sarà importante comunicare bene che l'accesso è ridotto, che bisogna tenere le distanze perchè è questione di salute, abbiamo iniziato a posare i segnali a terra nelle fermate con maggiore domanda e a bordo, ausiliari e security Atm saranno presenti soprattutto alle fermate di intercambio per evitare che tutti quelli che arrivano in metrò cerchino di salire sul primo bus disponibile. Ma il sistema regge se c'è una drastica riduzione della domanda».

E come si raggiunge?

«Non serve solo rimodulare gli orari di ingresso in uffici e negozi ma diluire il lavoro delle persone, chi prima andava 5 giorni in ufficio ci deve andare due e fare smart working gli altri 3, faremo forte pressing non solo sulle grandi aziende e banche, che sembrano già orientate a proseguire con lo smart per limitare presenze, rischi di contagio e assembramenti in mensa, ma anche su piccole imprese, devono farlo pure lo studio legale o quello del commercialista. In settimana con gli assessori Maran e Tajani incontreremo Assolombarda, Confcommercio, i mobility manager delle imprese. Chiederemo a tutti di mettere su una piattaforma i numeri veri delle persone in sede e in remoto per regolarci».

Ha annunciato 35 km di piste ciclabili «leggere» ma in Buenos Aires è scattata la protesta. Non si rischia caos sul traffico e meno posti auto?

«Se mezzi trasportano il 25% delle persone abituali cerchiamo di evitare che vadano in auto, moto e bici diventano fondamentali. Stiamo creando nuovi posteggi moto in centro e il ministero ci ha autorizzati a realizzare le ciclabili veloci, disegnate con la vernice tra marciapiede e sosta. Ma salvaguarderemo i posti auto, in Buenos Aires quelli a pettine diventeranno in linea e gli altri saranno spostati più al centro della strada, si perderà una corsia ma il traffico resterà scorrevole, i negozianti possono stare tranquilli».

La gente si fiderà a usare mezzi in sharing?

«Incontrerò in settimana le società, quelle di bike e scooter sharing, si stanno muovendo per sanificare al massimo i mezzi, per bici e scooter si tocca il manubrio e penso che la gente si abituerà ad usare i guanti. C'è un po' di preoccupazione sulle auto, anche qui ho chiesto di mettere guanti a disposizione dei clienti».

Rimborserete gli abbonamenti Atm per il lockdown?

«Siamo lavorando in conferenza unificata Anci-governo per avere un fondo ad hoc per i trasporti locali che tenga conto dei mancati introiti, stiamo aspettando via libera ma contiamo di allungare di 2 mesi gli annuali».

Oltre ad Area B e C resta sospesa la sosta a pagamento?

«Nelle ordinanze non abbiamo indicato una data, lo stop è correlato all'emergenza quindi per ora resta tutto sospeso».

Come cambia il servizio taxi?

«Avevamo chiesto a Regione di prevedere un divisorio tra tassista e clienti, il ministero ha aperto a modalità provvisorie meno costose del plexiglass e a fondi nazionali. Va normato il limite massimo di 2 clienti.

Abbiamo proposto ad Ats convenzioni per accompagnare medici o anziani che per motivi diversi dal Covid devono andare in ospedale, anche gli Ncc possono funzionare per i trasporti aziendali, evitando che gruppi di impiegati prendano i mezzi».

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