Coronavirus

Terze dosi, manca il 38% dei lombardi

Moratti: "Andare agli hub per i test soltanto se si ha una prenotazione"

Terze dosi, manca il 38% dei lombardi

È una corsa contro il tempo quella per coprire con terza dose più lombardi possibili a fronte anche dell'ondata di contagi da Omicron che sta investendo la regione. Così anche la decisione del governo di eliminare la quarantena per chi abbia avuto un contatto con un positivo, se vaccinato, va in questa direzione, con obiettivo di mettere in salvo la tenuta del sistema sanitario. «Prosegue la campagna vaccinaleche toccherà nei prossimi giorni 20 milioni di somministrazioni complessive, di cui 4 milioni di terze dosi» comunica la Direzione Generale Welfare della Regione. Ma non basta: da coprire ancora il 38 per cento della popolazione che ha concluso il ciclo vaccinale primario da almeno 150 giorni, il 24 per cento degli over 60 e il 15 per cento degli over 80.

La vicepresidente ed assessore al Welfare Letizia Moratti, ha spiegato che «ieri sono state somministrate più di 104.000 dosi, le terze dosi sono state circa il 90 per cento Si continuerà con un ritmo di più di 100mila somministrazioni al giorno anche nel resto della settimana». Così se si attende che chi non ha concluso il ciclo vaccinale decida di prenotare il richiamo, ci sono famiglie, quelle con bambini tra i 5 e gli 11 anni, che si sono fatte ore di file al freddo per sottoporre i propri figli a profilassi senza prenotazione forse per la fretta, forse per la mancanza di una data ritenuta abbastanza vicina. Il risultato è che anche chi aveva prenotato si è trovato in attesa al freddo e al buio.

L' invito è evitare di presentarsi nei centri vaccinali senza prenotazione. «Prenotare è segno di educazione nei confronti degli altri e di rispetto del lavoro degli operatori sanitari che con abnegazione stanno combattendo la battaglia contro il Covid, da due anni. Nei momenti più difficili, la collaborazione di tutti è più che mai indispensabile», ha commentato piccata l'assessore Moratti.

Possono presentarsi ai centri vaccinali - conclude la Nota - senza prenotazione, solo ed esclusivamente, i cittadini con più di 12 anni che vogliono ricevere la prima dose. Anche per loro, però, sarebbe preferibile l'accesso con prenotazione, così da evitare eventuali inutili code e assembramenti.

Intanto oggi arriveranno a destinazione presso le 18 aziende ospedaliere e strutture sanitarie della Lombardia i furgoni del corriere di Poste Italiane per la consegna di 127.500 dosi del vaccino Moderna. In mattinata alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere, prenderanno in carico i vaccini a Piacenza e proseguiranno il loro viaggio. A Milano, agli ospedali San Carlo e Policlinico sono destinate 36.

400 dosi.

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