Daniela UvaOltre 4 milioni di pezzi individuati e circa 6mila sequestri. É il bilancio dell'attività che l'Annonaria ha condotto nel corso del 2015 per eliminare dal mercato la merce contraffatta. In totale i controlli sono stati 20.600 l'anno precedente erano stati 18.528 mentre sono stati 13.496 gli esercizi presi in esame. Le verifiche hanno portato a oltre cinquemila verbali e 238 persone denunciate. L'attenzione della polizia locale si è concentrata in particolare sui mercati settimanali scoperti: sono stati 765 quelli esaminati, per un totale di 6.953 controlli, mentre le infrazioni scoperte hanno raggiunto quota 1.462. Un dato in aumento rispetto alle 1.362 del 2014. Quanto agli alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione, il nucleo speciale dei ghisa ha sequestrato 3.819 chili di merce, controllando anche 109 autonegozi. «Le verifiche nei mercati si sono intensificate, anche grazie alla collaborazione con i vigili di quartiere avviata nel 2015» spiega l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli. Restano però irrisolti molti nodi. Primo fra tutti quello dell'abusivismo, che dilaga nonostante la promessa di usare il pugno duro. «La città è ancora piena di persone che vendono alimenti o merci senza alcuna licenza fa presente il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi -. Dallo street food agli artisti di strada la questione non è mai stata risolta». Così come, nonostante provvedimenti comunali e regionali, resta alto l'allarme slot machine. L'ordinanza datata novembre 2014 impone agli esercizi di accendere le macchinette solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23. E di tenerle spente al di fuori di questa fascia oraria, pena una multa da 450 euro e il fermo per un giorno, dopo la seconda infrazione. Ma sono moltissimi quelli che ignorano i paletti. Così, dall'inizio dell'anno al 3 marzo le violazioni commesse sono state 87. Più di una al giorno. E il trend sembra non avere sosta. «Attualmente abbiamo già disposto 60 diffide conferma Granelli -, ora sono in corso altri controlli che potrebbero portare alla sospensione dell'uso delle macchinette per 24 ore». Alto è anche l'allarme sui cosiddetti centri massaggi. Attualmente in tutta la città ce ne sono circa 200, il 75% gestiti da cinesi. E molti sono gli imprenditori che, negli ultimi tre anni, sono stati denunciati e indagati per sfruttamento della prostituzione. «Parliamo di circa venti persone, afferma il dirigente dell'annonaria Roberto Bonvini. Un dato positivo però c'è. La task force composta da polizia locale e Nas dei carabinieri, istituita per controllare a tappeto tutti gli esercizi di ristorazione e ricezione turistica, dagli hotel ai B&b, siano in regola in vista della finale di Champion's League, per il momento non ha riscontrato violazioni. «La situazione è sotto controllo, specialmente in centro assicura Granelli -. Non abbiamo particolari preoccupazioni, ma vogliamo garantire a chi verrà a Milano per la partita un livello di accoglienza che sia in linea con l'immagine della città». Intanto, la macchina organizzativa prosegue con qualche novità.
Il Comune ha scartato la Darsena come sede del punto di ritrovo delle tifoserie. Un dietro front determinato, forse, dalle polemiche scatenate dopo l'annuncio. «Stiamo valutando altre sedi, a cominciare da Pagano conclude Granelli -. In ogni caso il piano sicurezza per la Darsena è già pronto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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