Le tracce della maturità? Sul cellulare

Una volta ci pensava il professore a beccare i bigliettini tra i vocabolari e le cartelle, ieri è dovuto intervenire il servizio di polizia postale e delle comunicazioni insieme al compartimento omonimo per bloccare il sito www.scuolazoo.it che attraverso l'applicazione «WeChat» faceva intendere di pubblicizzare un aiuto per lo svolgimento delle tracce letterarie nel primo giorno di esami di maturità. «Maturando disperato? Ti aiuta scuolazoo con l'account WeChat» recitava lo slogan della pagina, bocciata da un decreto di sequestro preventivo d'urgenza della Procura della Repubblica. Il sito ha pubblicato subito una precisazione: «ScuolaZoo e la pagina facebook sono online e visibili. Le attività della community si stanno svolgendo regolarmente. Sottolineiamo che il post modificato è solo una pagina su 9 milioni viste nel mese di maggio». Di questi tempi anche gli esami di maturità passano dai tribunali e per fortuna che per svolgere un tema si va ancora all'antica, servendosi cioè di carta e penna, non osiamo pensare cosa possa accadere il giorno in cui i temi si potranno fare su tablet e cellulari opportunamente controllati.
Mentre i ragazzi di tutta Italia twittavano: «Poveretti gli studenti di Milano di fronte alle telecamere di StudioAperto», i maturanti milanesi e lombardi, i tutto 69 mila, si piegavano sui loro compiti nelle scuole interessate, dal Parini, al Manzoni, al San Carlo. Al Parini si sono sentiti «spiazzati» dal tema su Salvatore Quasimodo, perché è un poeta che non viene affrontato in modo dettagliato, e in ogni caso andando sul quasi contemporaneo i ragazzi avrebbero preferito Umberto Saba, forse pensando alla mitica poesia «Goal» assai pertinente con i Mondiali in corso.
«Il portiere caduto alla difesa ultima vana» inizia la poesia di uno scrittore che piace agli studenti milanesi più di Quasimodo. Altre aspettative cadevano su Gabriele D'Annunzio e Luigi Pirandello, così i ragazzi del Parini hanno optato per il saggio breve come quello sulla teconologia pervasiva.
Al Manzoni si aspettavano il titolo sul centenario 1914 - 2014, mentre hanno giudicato più imprevedibile quello su Renzo Piano, ma in genere tutte le tracce sono state gradite e svolte con tranquillità. «Eravamo preoccupati di non fare errori grammaticali, quindi abbiamo riletto più volte il compito» ha dichiarato Valentina, mentre Arianna che ha scelto il tema sulla valorizzzaione delle periferie ha detto d'aver «inserito anche una parte su Expo», segno che la manifestazione che riguarderà la città fra un anno è tenuta sott'occhio dai giovani. Ora c'è ansia per la prova di greco.
Quasimodo ha giocato in casa al San Carlo, dove insegna lo scrittore siciliano Alessandro D'Avenia, autore del bestseller «Bianca come il latte, rossa come il sangue».

Il celebre scrittore - docente ha confessato di «portare fortuna ai miei ragazzi perché li ho costretti ad affrontare Quasimodo, sebbene nei programmi non sia molto gettonato. Le tracce mi sono piaciute molto. Migliori di quelle dell'anno scorso, non sono troppo restrittive e consentono di mettere alla prova la propria intelligenza e conoscenza».

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