Una "tre giorni" sul futuro dal web all'uomo-macchina

Ai Giardini Montanelli la rassegna sull'innovazione, tra gli ospiti guru della rete, imprenditori e musicisti

Una "tre giorni" sul futuro dal web all'uomo-macchina

Contaminazioni, ibridazioni, ardite fusioni fra uomo e macchina, futuristiche combinazioni di analogico e digitale. Saranno il focus della sesta edizione del «Wired Next Fest», il principale festival italiano dedicato alla cultura dell'innovazione, che torna ai Giardini Indro Montanelli (corso Venezia 55) nel weekend dal 25 al 27 maggio.

Ormai è tra gli appuntamenti imperdibili, come dimostra l'impennata di presenze, quintuplicata in 5 anni: nel 2017 sono stati oltre 150mila i partecipanti, senza contare gli 850mila utenti via streaming e le migliaia di studenti milanesi che hanno seguito il Wnf con entusiasmo. E si punta a fare ancora meglio: ci attende una tre giorni fitta di appuntamenti per ragionare su scienza, tecnologia, business, rete, ricerca, innovazione e sulla loro importanza per lo sviluppo economico, culturale e politico dell'Italia e del mondo attraverso interviste, panel, keynote, workshop, laboratori, exhibit, performance artistiche e concerti. I compagni di viaggio? Esperti, scienziati, artisti, pensatori, politici e opinion leader nazionali e internazionali provenienti da ambiti molto diversi, ma accomunati dalla voglia e dalla necessità di confrontarsi con il cambiamento e l'evoluzione continua degli scenari. Quali innovazioni ci riserva il futuro? Quanto tecnologia e reti cambieranno le nostre vite? Come si trasformano le competenze e il mondo del lavoro? Quali mutamenti ancora ci attendono? Ci si può arrivare preparati? Viviamo in un'epoca di costante ibridazione tra digitale e analogico, macchine e uomini, contenuti e nuove piattaforme media: uno scambio sempre a doppio senso.

Per decifrarne i contorni e comprenderne le dinamiche è indispensabile l'aiuto di chi se ne intende. Come Chelsea Manning, l'attivista del caso WikiLeaks (prima volta in Italia); o Walter Isaacson, il biografo dei grandi innovatori da Leonardo da Vinci a Steve Jobs; e ancora l'esperta mondiale di intelligenze artificiali Kate Crawford, la fondatrice della Mozilla Foundation Mitchell Baker, in prima linea per garantire la neutralità della rete, Orit Kopel, esperta di fake news e co-fondatrice di WikiTribune, piattaforma globale realizzata insieme al fondatore di Wikipedia Jimmy Wales, l'immunologo Alberto Mantovani, Laura Boldrini, Davide Casaleggio, Paola Cortellesi, Barbara Contini della Croce rossa italiana, il fumettista Zerocalcare, lo chef Carlo Cracco, il giovane imprenditore guru del social fashion Riccardo Pozzoli e moltissimi altri.

Non mancherà uno sguardo approfondito all'economia reale con il contributo di noti imprenditori e manager: fra gli altri Pasquale Frega di Novartis Farma, Fabiano Lazzarini di Qwant Italia, Claudio Raimondi di Vodafone, Alessandro Russo del Gruppo Cap, Cristina Cancer di Adecco, Andrea Goggi di Jobby, Fabrizio Politi di SixthContinent e Massimiliano Tarantino della Fondazione Feltrinelli. Da non sottovalutare l'impatto sull'opinione pubblica di fenomeni del web come i collettivi The Jackal, The Pills e Le Coliche, le pagine Facebook Legolize, Lercio, Fotografie Segnanti e Commenti Memorabili, o gli opinion maker Martina dell'Ombra, Edoardo Ferrario, Sofia Viscardi e Maccio Capatonda.

E poi tanta musica, con concerti gratuiti (attesi tra venerdì e sabato Robin Schulz, Jungle, Calibro 35, Gemitaiz) e talk show con musicisti come Negramaro e Gué Pequeno. Tra gli ospiti anche il maestro Riccardo Chailly, mentre al Planetario si ascoltano «Musica e parole sotto le stelle». Presenti gli autori e il cast di Boris per svelare il dietro le quinte della serie cult.

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