Tutto in una settimana il bel cinema di Cannes

Da oggi le pellicole del Festival in 14 sale Si parte all'Apollo con «Sieranevada» di Puiu

Ferruccio Gattuso

Il meglio dei film del Festival Internazionale di Cannes, insieme ad alcuni titoli significativi del Torino Film Festival, del Bergamo film Meeting, del Far East Film Festival e della Berlinale: la dote portata a Milano dalla rassegna «le Vie del Cinema Cannes e dintorni» è sempre preziosa. Per i cinefili milanesi si tratta di un appuntamento più che obbligato, e grazie al cielo enti privati e pubblici (tra questi ultimi si allude al Comune di Milano, che ha stanziato 85 dei 220mila euro del budget complessivo) lo hanno ben compreso. Sono quattordici le sale cittadine pronte ad aprirsi da oggi al 20 giugno (orari vari, ingresso 8 euro, Cinecard 6 film 27 euro, 12 film 48 euro, info Lombardiaspettacolo.com) al calendario di proiezioni: Apollo spazio Cinema, Anteo spazioCinema, Arcobaleno Filmcenter, Ariosto spazioCinema, Arlecchino, Beltrade, Centrale Multisala, Colosseo Multisala, Ducale Multisala, Eliseo Multisala, Mexico, Orfeo Multisala, Palestrina, Plinius Multisala. La scintilla di «Cannes e dintorni» scocca oggi all'Apollo, alle ore 13, con la proiezione di «Sieranevada» di Cristi Puiu, scelta simbolica non solo per il valore del film - un dramma da camera famigliare che ha convinto pubblico e critica della Croisette - ma perché il cinema rumeno ha segnato particolarmente, insieme a «Bacalaureat» di Cristian Mungiu (miglior regia, prima proiezione al cinema Colosseo domani alle ore 20.30), questa edizione del festival. Tra i film che meritano segnalazione c'è il vincitore della Palma d'oro «I, Daniel Blake» di Ken Loach (questa sera al cinema Colosseo, ore 20.30), «Dog Eat Dog» di Paul Scharder, «The Salesman» dell'iraniano Asghar Farhadi (migliore sceneggiatura e miglior attore) e «Juste la fin du monde» del talentuoso canadese Xavier Dolan (Gran Premio della Giuria), che chiuderà il cartellone domenica 20 al cinema Orfeo, alle ore 21. Dal Far East Film Festival il titolo simbolo è «Tokyo Love Hotel» di Hiroku Ryuichi, mentre dalla Berlinale ampi giudizi positivi ha raccolto «Maggie's Plan» di Rebecca Miller, con Julianne Moore. Insomma, 47 proiezioni di 25 film in una settimana. «Abbiamo la consapevolezza che Milano non possa fare a meno di progetti di questo tipo ha detto l'assessore Del Corno A Milano vivono le iniziative de Le Vie del Cinema e ben sette festival collegati al Milano Film Network: si tratta di molti titoli che non si vedrebbero nelle sale. Vi è la consapevolezza che le sale cinematografiche siano presidi culturali, non semplici esercizi commerciali». Sarebbe da aggiungere: alla buon'ora.

Tra le notizie positive, anche il salvataggio dello Spazio Oberdan: «Verrà venduto l'edificio che lo ospita spiega l'assessore ma non la sala, per cui esiste un vincolo di destinazione d'uso. La convenzione con la Fondazione Cineteca Italiana prosegue».

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