Ue all'attacco di Sea Handling «Aiuti di Stato quei 25 milioni»

La Commissione europea ha dato il via all'indagine che verifica se l'iniezione di capitale di 25 milioni di euro, eseguita dalla Sea sulla controllata Airport Handling, sia compatibile con le norme degli aiuti di Stato. «Ce l'aspettavamo e ai controlli della Commissione risponderemo in maniera chiara e convincente. Noi abbiamo lavorato in modo scrupoloso affinchè la nuova società Airport Handling nasca e si sviluppi su basi del tutto coerenti con le normative ed i principi comunitari» ha dichiarato Pietro Modiano, presidente di Sea, tenendo presente la delicatezza del momento.
«Adesso siamo in un passaggio decisivo - ha aggiunto Modiano - e sono certo che da questa fase non certo semplice emergeranno chiaramente le prospettive di un'azienda di qualità, un'azienda competitiva sul mercato e con un solido equilibrio economico. Risponderemo così alla Commissione e difenderemo, in modo sostenibile nel tempo, l'occupazione e la dignità del lavoro, consapevoli che non ci siano alternative».
In vista dell'indagine i sindacati confederali, insieme a Ugl e Flai, hanno spostato le assemblee previste a Malpensa e Linate nei giorni del 15 e del 16 luglio.

È quanto emerge da un comunicato delle organizzazioni che hanno firmato l'accordo con la Sea, accordo che è stato bocciato dal referendum tra i lavoratori, per la nascita della nuova società. I sindacati, convinti della bontà dell'operazione, chiedono alla Sea di proseguire nel progetto Airport Handling e sperano che il governo lo difenda «in sede politica e giudiziaria».

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