All'inizio, e stiamo parlando di un quarto di secolo fa, fu Villa Arconati. Luogo talmente unico da valergli l'appellativo di «petite Versailles italienne» nelle guide turistiche settecentesche, la villa di Castellazzo di Bollate frequentata da ospiti illustri come Goldoni e Canova è sede dal 1989 del festival che per qualità della programmazione è tra i migliori (se non il migliore...) dell'area metropolitana milanese. Quest'anno, tanto per fare qualche nome, hanno cantato e suonato campionissimi del calibro di Patti Smith, l'accoppiata Veloso-Gil e quel che resta dei terribili vecchietti cubani del Bluena Vista Social Club.
Sull'esempio di Villa Arconati, da quattro anni a questa parte a Desio, nel cuore della Brianza, hanno aperto alla musica dal vivo (e non solo) il parco della di un'altra dimora gentilizia del Settecento, Villa Tittoni, pregevole opera che porta la firma dell'architetto Giuseppe Piermarini, il «papà» del Teatro alla Scala, per citare l'opera più famosa in curriculum.
Un festival, omonimo, di scena da fine maggio ai primi di settembre, ricco di musica, concerti, party ed eventi vari (cinema, teatro, danza) da vivere all'aperto, in mezzo al verde, e con un splendida villa a fare da cornice (all'interno si sta tenendo al momento una mostra dedicata ad Agostino Bonalumi, uno dei pittori di riferimento dell'arte astratta italiana del Novecento).
Nel segno e nel suono della varietà spinta la programmazione live di Villa Tittoni: stasera è di scena il duo berlinese OY, misteriosa sigla dietro cui si celano la cantante e musicista svizzero-ganese Joy Frempong (voce, tastiere, elettronica) e dal batterista e produttore Lleluja-Ha (percussioni). La loro «mission» musicale? Traghettare le radici africane nell'universo dell'avanguardia elettronica contemporanea. Venerdì farà poi tappa in Brianza il «Van De Estaa tùur», il tour estivo di Davide Van De Sfroos. Uno show, «libero da dischi», come lo definisce lo stesso cantautore cresciuto nel cuore del lago di Como, sospeso tra passato, presente e futuro all'insegna dell'allegria e dell'energia live. Davide Van De Sfroos sarà accompagnato sul palco dalla sua supercollaudata band per proporre i brani più celebri della sua carriera. Infine, sabato sera si ballerà coi redivivi Eiffel 65, probabilmente la formazione dance italiana simbolo degli anni Duemila.
È vero, il leader riconosciuto del trio, Gabry Ponte, è uscito da tempo dal gruppo, ma il combo
torinese può vantare un calendario sempre pieno di concerti. In scaletta i successi 10 anni fa facevano ballare mezza Italia: “Blue (Da Ba Dee)" e «Quelli che non hanno età»; «Move Your Body» e «Voglia di Dance All Night».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.