Vallanzaska, dopo 25 anni arriva l'«Orso Giallo»

Dopo il tour in giro per lo stivale, i Vallanzaska, storici paladini dello ska punk italiano, approdano questa sera all'Alcatraz con l'Orso Giallo (sul palco anche i Rumatera, formazione punk rock veneta per «Una serata della Madonna»). Superata la boa dei 25 anni di onorata carriera e 10 dischi pubblicati, la band milanese presenta la sua ultima fatica (Maninalto! Records), un disco maturo, ricco di riferimenti alla politica (Assessore e Donald Trump) e alla cronaca anche più truce (come Easy che nasconde, dietro il gioco di parole, un chiarissimo riferimento al terrorismo islamico, o il grido di disperazione di Io non c'entro). Non solo amarezza, anche se sempre con il sorriso sulle labbra, tra i 14 brani si trovano anche pezzi scanzonati e più leggeri, sempre caratterizzati da quell'ironia mista a giochi di parole che fanno la cifra stilistica dei Vallanzaska.

Davide Romagnoni ( voce), Lucio Contini (chitarra), Christian Perrotta (tastiera), Luca Specchio (sax), Andrea Vagnoni (basso), Francesco Piras

(tromba) e Davide Bini (batteria) spaziano dalle citazioni dub a quelle 2 Tone, raccontando con il tipico ritmo in levare le difficoltà e le contraddizioni della cultura occidentale tra gioie (Butterfly) e dolori (Sei qui).

MBr

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