Detto di nuovo (per evitare la più ovvia delle obiezioni) che la campagna elettorale del centrodestra non è ancora partita in attesa della scelta di un candidato, a sinistra invece i lavori sono in corso. E, in assenza di un avversario, gli schiaffi per il momento se li danno tra loro. «Un monocolore un po' grigio, presagio di grande monotonia politica», ha detto la maestrina Francesca Balzani di Beppe Sala, quello che molto probabilmente visto lo scontro fratricida a sinistra tra la stessa Balzani e Pierfrancesco Majorino, sarà il vincitore delle primarie. Non una gran pagella per un possibile sindaco di Milano.
Ed è forse per esorcizzare il «grigio» che il commissario unico dell'Expo (perché in troppi dimenticano che dell'Expo Sala è ancora il numero uno) va dipingendo di rosso la sua candidatura. Martedì a Ballarò ha ripetuto di essere «assolutamente favorevole all'abolizione del reato di immigrazione clandestina». Quanto sia sempre stato di sinistra è un mantra che va avanti da giorni. «Voterei le unioni gay con il M5S», aveva detto nell'intervista Sky a Maria Latella. Chissà se sabato 23 sarà a fianco del più coerente Majorino («perché è ora di essere civili») alla manifestazione per i diritti lesbo-gay-bisex-trans.
Perché questo è il punto. Che bisogno ha di sbandare a sinistra, ci si chiede, uno come Sala? Cromosomi da manager, Pirelli e Telecom nel curriculum, forse un po' «grigio», ma messo lì da Renzi proprio per prendere i voti a destra. La risposta è che per vincere le primarie ora vuol conquistare l'elettorato più militante e radicale (del Pd e oltre). Ma è certo che già dal giorno dopo partirà il riposizionamento a destra per sfidare il candidato scelto da Berlusconi e Salvini. Perché si sa che le elezioni si vincono al centro. E allora c'è da star sicuri che un abile velista come Sala e i suoi comunicatori faranno la più rapida delle virate. Roba da regata per far sparire immigrati irregolari da regolarizzare, gay e lesbiche.
E a proposito di comunicazione, da ieri a occuparsi di quella di Sala è la Sec di quel Fiorenzo Tagliabue dal certificato pedigree ciellino e ispiratore delle strategie di tantissimi politici. Tra cui Roberto Formigoni. Un colpo alla sinistra e uno agli eredi di Giussani. Tutta manna per Majorino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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