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Virus, egiziano aggredisce 29enne cinese: "Untore, hai il coronavirus!"

Il cittadino asiatico, regolare in Italia, è stato preso di mira da un senza tetto irregolare, che prima avrebbe cercato di colpirlo con una bottiglia di plastica e poi gli avrebbe tirato una sassata in pieno volto

Virus, egiziano aggredisce 29enne cinese: "Untore, hai il coronavirus!"

Prima di colpirlo, sorprendendolo alle spalle, lo avrebbe accusato di essere infetto, di essere un untore e di portare in città il coronavirus. È stato aggredito così, ieri sera, a Milano, un cinese di 29 anni da un coetaneo di origini egiziane, risultato poi irregolare, senza fissa dimora e arrestato subito dopo. Secondo quanto riportato da Milano Today, l'attacco si sarebbe consumato verso le 21.30, in viale Puglie.

L'aggressione

In base a quanto ricostruito in questura, il cittadino asiatico, che vive nel capoluogo lombardo insieme alla compagna, sarebbe stato bloccato dall'aggressore mentre apriva il portone di ingresso del suo condominio. Il cittadino egiziano lo avrebbe insultato da subito, probabilmente notando i tratti del suo volto, accusandolo di essere infetto dal Covid-19. Poi si sarebbe avvicinato con una bottiglia di plastica, presa in un cestino, e avrebbe cercato di colpirlo.

La sassata al volto

Il 29enne asiatico, a quel punto, dopo aver chiamato il 112, avrebbe iniziato a inseguire il suo aggressore, raggiungendolo all'angolo con viale Bacchiglione, dove ha cercato di trattenerlo in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine. Ma, in quella circostanza, in base a quanto ricostruito dal quotidiano, il cittadino egiziano avrebbe preso un sasso da terra, colpendo il volto del 29enne cinese, finito poi alla clinica Città Studi in codice verde.

L'aggressione alla polizia

Secondo quanto ricostruito, all'arrivo della polizia e durante il trasporto in questura, il senza tetto avrebbe iniziato a sferrare alcune testate al vetro della volante, cercando di colpire gli agenti che tentavano di calmarlo. Uno di loro è finito in pronto soccorso, dove è stato poi dimesso con una prognosi di tre giorni. I poliziotti, probabilmente per riuscire a trattenerlo, sarebbero poi ricorsi allo spray al peperoncino. Una volta immobilizzato è stato dichiarato in arresto, con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Il commento di De Corato

E sull'aggressione di ieri sera è interventuto anche l'ex vice sindaco di Milano e assessore regionale alla Sicurezza, polizia locale e immigrazione, Riccardo De Corato. "Con tutti i problemi che la nostra città deve affrontare, dobbiamo anche gestire la follia del clandestino che, anziché pensare di lasciare il nostro Paese, preferisce prendersela con un povero coetaneo cinese lavoratore e regolare. Mi auguro, vista la foga dell'aggressore, che una volta uscito dal carcere venga rimpatriato con accompagnamento coattivo alla frontiera, prendendo il primo aereo per Il Cairo", ha dichiarto De Corato.

"Solidarietà agli aggrediti"

L'assessore ha poi aggiunto e concluso: "Mi auguro anche che il giudice, oltre ai reati a lui ascrivibili come aggressione, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, aggiunga anche l'aggravante

dell'idiozia, reato per il quale, purtroppo, a oggi, non esiste una pena. Epsrimo la mia solidarietà al povero ragazzo cinese, picchiato perché ritenuto 'portatore' del coronavirus e anche al poliziotto ferito".

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