Visite guidate in inglese sui luoghi del criminePasseggiate nelle strade del noirTour Tra storia e cronaca

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Il senso estetico di Milano per il genere noir è unico in tutta Italia. Non è un caso se dal colore della copertina dei romanzi Mondadori - di Milano - è nato il genere giallo, da cui si sono staccate le costole del poliziesco e del noir. Esiste un collegamento netto tra la letteratura e le vicende reali della metropoli, basti pensare al racconto «Paura alla Scala» di Dino Buzzati, guardacaso un giornalista milanese spesso in contatto con la cronaca nera. E proprio dall'attraente mix tra realtà, attrazione per l'intrigo e narratività nasce l'idea di «Leonardo a Milano». La società si occupa di promozione artistica e culturale, e con il progetto «Dark in Milan» propone lezioni d'inglese sotto forma di visite guidate particolari. I percorsi dark sono presentati da un'insegnante di madrelingua inglese, Sarah Mongelli, e ha due filoni: il «Noir», storie della mala cittadina, e il «Creepy», storie più antiche e raccapriccianti. Si comincia questa sera alle 19 da via Dante, con un tour di un'ora e mezza nei posti più inquietanti e al tempo attraenti del centro storico, e si proseguirà ogni due settimane. L'alta tensione non dipenderà, però, dall'uso dell'inglese, che è studiato per un pubblico italiano.

Il primo incontro, che ha registrato quasi il tutto esaurito nelle prenotazioni, incrocerà i destini dei moti milanesi in piazza Beccaria, passando dalla bomba degli anarchici di piazza San Fedele e dalla strage di piazza Fontana, per approdare in Galleria e parlare della misteriosa morte dell'architetto Mengoni. Così come si potrà stare seduti in un locale di via Santa Tecla, aspettandosi da un momento all'altro l'irruzione del Tebano o di Turatello. Artisti misconosciuti? No, leggende «nere» della mala metropolitana.

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