Roberta Bottino
Semaforo verde per il Comune di Genova, che con un finanziamento di 1.204.896 euro farà piangere lacrime amare e salate a tutti gli automobilisti. Questa è la cifra che verrà stanziata per il progetto relativo al centro di monitoraggio per la incidentalità e la sicurezza stradale, che comporterà l’acquisizione di un veicolo equipaggiato per la rilevazione automatica della inosservanza del segnale semaforico, e il conseguente sanzionamento, sempre in automatico, della relativa infrazione, essendo le suddette tecnologie omologate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una cifra cospicua che l’amministrazione comunale con le casse sempre in rosso spenderà per posizionare dei sistemi telematici «cattura infrazioni» sopra i semafori della città. Occhi bionici, vigileranno come falchi pronti a scattare una foto alla targa del vostro autoveicolo. Un costoso intervento che il Comune, con l’approvazione di una delibera del 28 aprile di quest’anno, ha ritenuto urgente e prioritario rispetto ad altri. «Credo che questa sia l’ennesima fantasia dispendiosa di questo Comune - attacca il consigliere di Alleanza Nazionale Giuseppe Murolo -, perché non avrà nessun effetto sul traffico. Anzi, mi chiedo cosa accadrebbe quando, ad esempio, un motociclista accosta con la moto perché riceve una chiamata sul cellulare, o un’automobilista si sposta oltre il semaforo rosso perché sente il suono di una sirena. Ecco, in questi casi qui, se ci fosse un vigile capirebbe che s’infrange una norma per emergenza, ma una macchina che riprende le targhe a prescindere, causerebbe numerosi problemi soprattutto a coloro che si vedrebbero arrivare a casa multe salate. Ci sarà ancora di più l’intasamento dai giudici di pace, ci saranno tantissimi genovesi che si arrabbieranno per sanzioni non meritate, il traffico non migliorerà ma migliorerà l’interesse di “qualcuno” con questo appalto di oltre un milione di euro». Gli obiettivi dell’intervento che si appresta a mettere in atto il Comune di Genova sono quelli di fornire alla Polizia Municipale gli strumenti più efficienti e flessibili di rilevamento degli incidenti, in grado di ottimizzare tutto il ciclo di acquisizione e trattamento dei dati, e di costruire uno strumento per poter correlare gli incidenti alle caratteristiche territoriali e ambientali. «Ogni tanto chi amministra la nostra città ha delle idee strane - polemizza Giuseppe Murolo -. In passato volevano chiudere il centro e mettere delle macchinette che individuassero le targhe di chi entrava e usciva da Genova, esperimento che poi è andato fallito ma che è costato parecchio denaro pubblico.
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