Erano alcune migliaia le persone che ieri sera hanno partecipato alla manifestazione in solidarietà e per la liberazione di Clementina Cantoni. Una fiaccolata, durata non più di quindici minuti, organizzata dal comune di Roma in piazza del Campidoglio.
Una piazza (nonostante lapprovazione della delibera sulla casa) non pienissima di gente, ma lobiettivo del sindaco Walter Veltroni, quello di «rompere il silenzio» intorno al rapimento della cooperante italiana in Afghanistan, è stato raggiunto. «Lappello lanciato in poche ore è stato accolto - ha spiegato dal palco il primo cittadino di Roma - e non era affatto scontato: abbiamo fatto fatica a sfondare il muro del silenzio».
Tra i presenti anche Giuliana Sgrena: «Non disperare Clementina, presto sarai libera» ha detto la giornalista del Manifesto rapita in Irak e poi liberata. Accanto alla Sgrena era presente Simona Torretta, la volontaria di «Un ponte per» caduta nella «trappola» dei sequestri in Irak. In piazza anche il governatore del Lazio Piero Marrazzo, il presidente della provincia Enrico Gasbarra.
Dominanti sulla piazza, sistemate sulla facciata del Campidoglio, le gigantografie di Clementina Cantoni e di altre due persone rapite in Irak e non ancora liberate: la giornalista francese Florence Aubenas e la sua guida Hussein Hanoun al-Saadi.
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