Minacce no global ai negozi aperti Ma Pisapia fa il garante del corteo

L’anno scorso finì con danni per 50mila euro, tra vetrine spaccate e imbrattamenti vari su palazzi pubblici e privati. Ma rispetto all’edizione 2010, la MayDay Parade - il corteo «alternativo» del Primo Maggio contro precariato, Expo Tem e chi più ne ha più ne metta - si era dovuta rassegnare al cambio di percorso. Niente vie del centro con arrivo in piazza Castello, ma in viale Alemagna. Più defilato, per evitare l’incrocio e problemi di sicurezza con le migliaia di turisti e residenti che per il ponte affollano lo Sforzesco. Ma era bastata la lezione sempre dell’anno prima, oltre ai danni il boom di malori dovuti a un mix di cannabis e alcol da parte degli antagonisti aveva costretto il 118 ad allestire addirittura un ospedale da campo d’emergenza in via Quintino Sella. Oggi, grazie al sindaco Giuliano Pisapia, si cambia di nuovo. Giorni fa la questura aveva negato ancora il percorso tradizionale, e gli organizzatori, tra cui i Cub che minacciano «azioni di contrasto contro negozi e supermercati che oggi resteranno aperti nella festa dei lavoratori» erano pronti a violare il divieto delle forze dell’ordine. «Partiremo alle 15 da piazza XXIV Maggio e arriveremo in largo Cairoli, passando per via De Amicis, Torino, piazza Duomo, corso Garibaldi». Ma Pisapia si fida delle buone intenzioni e dello spirito pacifico degli antagonisti o forse spera che la pioggia plachi gli animi e il numero dei partecipanti. Ieri ha scritto al questore garantendo personalmente sul buon esito della manifestazione. E i Cub festeggiano: «Grazie all’intervento del sindaco, il percorso sarà quello di sempre». Ma ribadiscono anche la minaccia ai negozi aperti, previsti picchetti per impedire al personale di entrare. «Sconcerta sempre - è il commento del commissario cittadino del Pdl Giulio Gallera - la solerzia del sindaco nell’interloquire con prefetto e questore per chiedere interventi a favore dei centri sociali o per chi vive nell’illegalità piuttosto che per sollecitare un maggior presidio del territorio a tutela delle persone perbene». Gallera andrà invece mercoledì a mezzogiorno proprio dal prefetto Gian Valerio Lombardi con una delegazione dei consiglieri del centrodestra nelle zone per esporre alcuni problemi di sicurezza, dalle occupazioni abusive ai campi rom abusivi, che «con la giunta Pisapia purtroppo continuano ad aumentare. E le brutte vicende di questi giorni, le violenze e le aggressioni soprattutto ai danni delle donne, ci portano a ribellarci contro chi sta abbassando la guardia. Il modello buonista della sinistra è fallimentare». La festa «all’insegna di San Precario si trasformerà come gli anni scorsi non in quella dei lavoratori - prevede il consigliere Pdl Riccardo De Corato - , ma in una giornata di attacco selvaggio contro i commercianti che lavoreranno, contro i bancomat o le vetrine di banche, contro i muri lungo il corteo». Altro che San Precario, ironizza De Corato, «San Pisapia è il vero protettore dei centri sociali, che per tutta risposta confermano le intimidazioni ai commercianti che lavorano. Domani sera (oggi, ndr.) conteremo i danni e milanesi sapranno chi ringraziare». Gli ribatte il consigliere di Sel Mirko Mazzali: «Il sindaco è solo garante della pace e della tranquillità della città, il vero garante dell’ordine pubblico». Pisapia invece non ha ancora detto se parteciperà questa mattina alle 9.30 al corteo più soft, la tradizionale manifestazione del Primo Maggio organizzata da Cgil, Cisl e Uil, partenza alle 9.

30 da corso Venezia e arrivo in piazza Scala per i comizi dei segretari locali dei sindacati, Onorio Rosati, Danilo Galvagni e Walter Galbusera. Per il Comune sarà presente certamente l’assessore al Lavoro Cristina Tajani, che parlerà dal palco.

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