Manila Alfano
«Omar Sharif è diventato cristiano, vi consiglio di ucciderlo». Contro lattore egiziano 73enne, che ha interpretato San Pietro nella fiction televisiva andata in onda sulla Rai, si scatenano le accuse degli estremisti islamici, che, attraverso uno dei siti utilizzati dalla rete di Al Qaida, minacciano lattore senza mezze misure. Ieri il primo annuncio di «bachirma1» lartefice del primo messaggio pubblicato su uno dei forum islamici: «Secondo me Omar Sharif è un miscredente, entra qui». Una volta entrati nella pagina corrispondente è possibile leggere il testo completo che recita: «Omar Sharif ha affermato di aver abbracciato lidolatria crociata e ha realizzato diversi film interpretando San Pietro sulla tv italiana. Lui è un crociato che offende lislam e i musulmani e riceve applausi dal popolo italiano. Vi do un consiglio, o fratelli, dovete ucciderlo. Per Allah, da quel giorno che lho visto, sono diventato triste. Che Allah renda vittoriosi i musulmani».
Le critiche positive per San Pietro, lo sceneggiato andato in onda il 24 e il 25 ottobre, erano arrivate da più parti. Il presidente dellAiart, associazione dei telespettatori di matrice cattolica, aveva commentato: «Eccellente linterpretazione di Omar Sharif. È una ricostruzione equilibrata e attenta ai particolari della vita del primo Pontefice e degli inizi della Chiesa, sa commuovere e riflettere». Lo stesso attore, intervistato allindomani della messa in onda, aveva dichiarato: «Sono stato educato nel cattolicesimo e sono stato cattolico fino a 21 anni, quando ho aderito alla religione musulmana per sposare Fatima, la donna che sarebbe diventata la madre di mio figlio Tarek. Sento perciò una grande responsabilità nellinterpretare la figura di Pietro». E forse, proprio in risposta a queste dichiarazioni, uno dei partecipanti al forum scrive: «Non bisogna stupirsi delle azioni di Omar Sharif» che, a suo avviso, è «un ebreo convertitosi allislam solo per sposare una donna musulmana». Della stessa opinione è anche lautore di un altro messaggio che si firma «Mudad al-Uluj» (contrario ai miscredenti) che afferma: «Sharif è originariamente un crociato di religione cristiana e quindi non cè da stupirsi di ciò che fa».
Il 2 novembre scorso il regista olandese Theo Van Gogh, 47 anni, aveva pagato con la vita un film come Submission («Sottomissione»), nel quale metteva all'indice le violenze e i maltrattamenti contro le donne nelle società musulmane. Dopo la trasmissione alla televisione nazionale di Submission, Van Gogh aveva ricevuto minacce di morte.
In unintervista rilascita il 24 ottobre a Il Mattino Omar Sharif, riferendosi alla possibilità di risolvere i conflitti di matrice religiosa non era stato tenero: «Oggi gli uomini si combattono con violenza. Nei tempi lunghi sono ottimista, ma è una questione economica. I musulmani sono poveri, non hanno da mangiare e sono ignoranti. È facile convincerli a fare sciocchezze. Bisogna aiutarli culturalmente».
Cè solo un partecipante che nel forum critica le posizioni espresse, è «Al-Muthfar» che scrive «offendere i figli con la nostra stessa pelle vuol dire danneggiare lislam». Una nuova ondata di odio. E lui è lunico che va contro corrente.
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