Al Qaida minaccia ed esorta Barack Obama a ritirarsi dallIrak e dallAfghanistan, con un esplicito messaggio ai governanti della Casa Bianca. I terroristi non perdono loccasione a ogni elezione presidenziale americana, ma questa volta non è Osama Bin Laden a pronunciarsi. Con un messaggio audio di 23 minuti, rilanciato ieri su internet, ci pensa un altro fantasma di Al Qaida a dettare la linea. Lo chiamano Abu Omar al Baghdadi e si autoproclama come lemiro dello stato islamico in Irak.
In realtà esiste il sospetto che sia solo un nome di facciata, uninvenzione propagandistica, che copre i veri capi di Al Qaida in Irak, come Abu Ayyub al Masri. In ogni caso Al Baghdadi o il suo clone virtuale dettano il verbo del terrore che intima al nuovo presidente Usa di andarsene subito dallIrak.
«Ritirate le vostre forze. Tornate alle vostre terre e non immischiatevi, direttamente o indirettamente, negli affari dei nostri paesi», dice l'emiro di Al Qaida. Non si rivolge solo agli americani. «Gli uomini dell'Islam e i cavalieri della guerra santa non si sono fatti ingannare dalla Casa Bianca, dall'Eliseo e dal Cremlino», sostiene Al Baghdadi. Poi invita tutti a ritirarsi «sulle posizioni di prima» della caduta di Saddam.
Il messaggio inizia con un versetto classico del Corano: «La pace sia su chi segue la retta via». Poi però si passa alloffensiva. «Se continuerete a perseverare nei vostri errori, sarete puniti come lo siete stati in passato», annuncia il capo di Al Qaida rivolgendosi a Obama. Per lemiro terrorista la classe politica americana «è in difficoltà perché deve riconoscere che la vostra guerra oppressiva contro i paesi islamici sta provocando grosse perdite. Lo svuotamento della vostra forza e della vostra economia sarà la ragione principale della fine del gigante». Un processo, aggiunge Al Baghdadi, «iniziato con il benedetto 11 settembre e confermato dalla forza dei leoni dell'Irak», come si autoproclamano i fanatici di al Qaida.
Molto attento alla crisi economica che ha travolto Wall Street, lemiro sostiene: «Da questa guerra avete imparato come è possibile subire forti perdite economiche in pochi giorni». Per Al Baghdadi si tratta di una vendetta divina ricordando «come dice il Corano, che Allah vanifica l'usura e fa decuplicare l'elemosina». Il capo di Al Qaida è convinto che gli americani saranno sospinti «verso i bidoni della spazzatura per cercarvi da mangiare». Assieme al ritiro dallIrak e dallAfghanistan i terroristi vogliono «la liberazione dei prigionieri», a cominciare da quelli di Guantanamo. Oltre alla delirante propaganda, Al Baghdadi sembra lasciar spazio a una specie di baratto ipotizzando concessioni sulla vendita di greggio iracheno all'Occidente purché «avvenga in modo giusto, equo e non ci danneggi». Nella seconda parte del messaggio audio, diffuso ieri mattina, il capo virtuale di Al Qaida in Irak rivendica presunte vittorie contro le truppe Usa: «Centinaia dei nostri hanno sconfitto decine di migliaia dei vostri». Poi si lancia in una grottesca analisi storico-politica. «La degenerazione - afferma - è iniziata nella seconda guerra mondiale quando in nome del progresso l'America ha iniziato a dimenticare i suoi limiti a causa di una banda di commercianti di armi e di petrolio che ha guidato la nazione verso le guerre».
Il nuovo presidente americano difficilmente si farà intimorire. In campagna elettorale aveva detto di voler snidare e uccidere Osama Bin Laden.
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