Oltre ai microprocessori, la miniaturizzazione più spinta riguarda anche le memorie. In ottobre Samsung ha introdotto le prime Dram da 1 Gb a 50 nm. Samsung e, più di recente, SanDisk hanno annunciato hard disk allo stato solido da 1,8 pollici con capacità da 32 GB, combinando 16 flash Nand da 50 nm, con l’obiettivo ambizioso di sostituire gli hard disk nei portatili.
Le flash da 32 GB potranno essere usate come cache per avviare più rapidamente i computer Vista, richiedendo appena 35 secondi rispetto ai 55 secondi di un hard disk magnetico. Certo, le flash non potranno competere con gli hard disk in termini di capacità, che raggiunge ormai il Terabyte (1000 Gigabyte).
In compenso, le flash generano molto meno calore e non richiedono ventole di raffreddamento: per questo sono molto silenziose. Inoltre, non avendo parti meccaniche in movimento, sono meno ingombranti e più resistenti. Sono anche più leggere: un tipico hard disk da 1,8 pollici pesa circa 50 grammi, mentre una flash una ventina.
Il tempo di accesso medio di una flash è 150 volte inferiore rispetto a un hard disk, dato che non richiede la sincronizzazione di una testina con un disco rotante per le operazioni di lettura e scrittura. Le flash con funzione di hard disk saranno destinate inizialmente al mercato enterprise: per le applicazioni consumer occorrerà attendere, per via dei costi.
Un notebook con flash card al posto dell’hard disk, in commercio entro la prima metà di quest’anno, avrà un prezzo superiore di circa 600 dollari. Un hard disk magnetico da 80 Gb pollici costa al produttore 60 dollari.
Tuttavia, proprio grazie alla legge di Moore, il prezzo per Mbyte delle flash diminuirà in media dell’80% all’anno fino al 2009, secondo Web Feet Research. Oggi, flash card e hard disk hanno lo stesso prezzo per densità che fino a 8 GB. Solo 18 mesi fa, la parità di prezzo era raggiunta per prodotti da 2 Gbyte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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