Milano - Dalle prime ore del mattino oltre 200 uomini della polizia stanno eseguendo a Milano, a Pavia e nella città romena di Craiova, 25 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Milano su richiesta della locale procura della Repubblica nei confronti dei presunti componenti di un’associazione per delinquere composta da romeni di etnia Rom responsabili di riduzione in schiavitù, tratta di minori, furto, rapina, gioco d’azzardo ed usura. I provvedimenti hanno riguardato i componenti di una organizzazione malavitosa operante tra Milano, Venezia, Pescara, Ancona e Bologna. Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Milano, hanno avuto inizio a seguito di molte segnalazioni di furti e borseggi consumati da minori stranieri nei pressi della Stazione Centrale di Milano ai danni di altrettanti viaggiatori.
Gli investigatori hanno scoperto che la banda controllava 34 minorenni, l’attività di ognuno dei quali fruttava mediamente 800 euro al giorno. La banda, tutta composta di zingari, si occupava del reclutamento dei ragazzi, che venivano portati in Italia e costretti, «in totale stato di asservimento», a commettere furti, scippi e rapine nei luoghi più affollati di turisti, come nel piazzale antistante la stazione centrale di Milano. I guadagni venivano inviati in Romania grazie a corrieri compiacenti.
La banda era strutturata su tre livelli: c’erano i capi, i complici che controllavano l’attività dei ragazzini nelle cinque città italiane, e altri che, dicendosi parenti stretti dei giovani, li recuperavano quando essi venivano fermati dalle forze dell’ordine.
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