Minori stranieri in carcere: «L’integrazione è fallita»

«Minori stranieri in carcere», di Valerio Belotti, Roberto Maurizio e Alfredo Carlo Moro (Guerini e Associati, pp. 280, 29 euro), affronta il tema dei giovani immigrati detenuti nelle prigioni per reati di diversa natura. Alla «doppia pena» di essere soggetti vulnerabili in quanto minorenni e di essere oggetto di processi di esclusione in quanto migranti, per gli adolescenti stranieri si aggiunge l'ulteriore pena di essere più di altri trattati come dei criminali.

La ricerca presentata in questo volume propone, con argomentazioni sostenute anche da dati statistici, un forte ridimensionamento dell'allarme sociale riferito alla delinquenza minorile straniera: il fenomeno è certamente di rilievo e non va sottovalutato, lasciano intendere gli autori, ma più che per questioni di ordine pubblico, per il risicato sostegno e il drastico insuccesso dei processi d'inclusione sociale messi in campo per sostenere la crescita delle ragazze e dei ragazzi stranieri presenti nel nostro Paese: una seconda generazione di immigrati che aspira soprattutto a sentirsi integrata.

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