Cronaca locale

Il mio ricordo di un maestro

(...) al luglio 1979 quale suo assistente alla Scala. In quegli anni si è costruito un rapporto di stima e di affetto profondo che non ci ha mai separato, anche quando - ed è capitato - le nostre opinioni si sono trovate a divergere. Ma era il perimetro comune dell’appartenenza agli ideali e ai valori del riformismo socialista che permetteva sempre la composizione delle dissonanze. Con lui è scomparso un uomo a cui la cultura musicale deve molto. Badini ha speso la vita a diffonderla ed è stato un grande organizzatore musicale, un uomo che nei tredici anni di sovrintendenza al comunale di Bologna e nei tredici alla Scala, ha sempre dimostrato le grandi capacità necessarie a gestire un organismo complesso qual è l’ente lirico. È stato l’uomo dei bilanci in pareggio e della fatica dei rapporti sindacali. Non posso dimenticare l’infinita pazienza, la grande capacità di mediazione di cui sono stato testimone in lunghe ore trascorse nella sala gialla del teatro, dove si svolgevano le trattative sindacali. Badini era consapevole che gli artisti devono essere messi nelle condizioni migliori di lavoro.
Il grande insegnamento che mi ha dato è stato che si deve sempre saper garantire il governo del teatro, dell’istituzione che si dirige. E la capacità di governo vuol dire soprattutto conoscere la grande arte della mediazione. Badini mi è stato particolarmente vicino nei mesi difficili della crisi della Scala e fui molto confortato di sentire la sua solidarietà e la sua fraterna condivisione delle decisioni che assumevo. Nel febbraio scorso avrebbe dovuto presentare a Bologna il mio libro di ricordi. Purtroppo la malattia glielo impedì. Conservo e conserverò gelosamente la lettera che mi scrisse in quell’occasione. Lo chiamai subito dopo per manifestargli tutta la mia gratitudine per le belle cose che mi aveva scritto. La voce era un soffio ma ugualmente sentivo che non si sarebbe arreso fino all’ultimo.

Ecco, per me Carlo Maria Badini fu prima di tutto questo: un uomo di lotta e di governo.
Carlo Fontana
Ex sovrintendente della Scala

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