Politica

Il miracolo del malato di Aids «Sono guarito senza farmaci»

L’infettivologo Moroni: «Non ci sono prove scientifiche e poi ogni paziente reagisce in modo diverso: c’è chi non si deve curare per mesi»

Erica Orsini

da Londra

Ai giornali ha dichiarato felice di sentirsi «miracolato» ed è difficile dargli torto. Andrew Stimpson, un venticinquenne britannico originario dell’Ayrshire, nel 2002 era risultato positivo al test dell’Hiv, ma 14 mesi dopo non lo era più senza che questi si fosse sottoposto ad alcuna cura. Dalla testimonianza che Simpson ha affidato a due giornali nazionali e dalle dichiarazioni dei medici che l’hanno visto, questo sembra essere fino ad ora l’unico caso di guarigione spontanea conosciuto al mondo. Qualcosa di eccezionale che, se analizzato, potrebbe offrire una speranza concreta a migliaia di persone.
Stimpson ha raccontato la sua storia al Mail on Sunday e a News of the World. Il ragazzo, che per vivere vende panini, ha descritto il suo choc quando i medici gli comunicarono la sua condizione. «Sieropostivo», il che non significa ancora malato, ma portatore del virus che uccide ancora oggi migliaia di persone. «La notizia mi aveva gettato nello sconforto più totale - ha spiegato Stimpson -, in poco tempo ero precipitato in una depressione profonda e ho pensato spesso al suicidio». Le sue condizioni generali di salute però sono sempre rimaste buone e l’uomo non ha mai necessitato di cure particolari. Quattordici mesi dopo la svolta miracolosa. A Stimpson viene consigliato di ripetere il test. Quando legge il risultato quasi non crede ai propri occhi. La risposta è, sorprendentemente, negativa. Senza l’aiuto di nessun medicinale. «È incredibile - ha detto Stimpson ai giornali - ed è un miracolo. Mi rendo conto di essere una delle persone tra le più fortunate del mondo. Ci sono circa 35 milioni di sieropositivi e io sono riuscito a controllarlo, a sopravvivere e a scacciarlo dal mio corpo». All’inizio lui stesso non l’aveva creduto possibile, pensando a un errore iniziale dei medici, tanto che aveva chiesto un risarcimento. Il test iniziale però era risultato assolutamente corretto. Adesso i medici dei servizi sanitari di Chelsea e Westminster stanno pensando di fare ulteriori test su Stimpson per tentare di capire le ragioni di questa guarigione spontanea.
Liuomo si è già detto disponibile a qualsiasi tipo di test nella speranza di poter essere di aiuto ad altri pazienti. «Si tratta di un caso molto insolito - ha dichiarato ieri il dottor Patrick Dixon -, ho spesso sentito storie come queste che sarebbero accadute in Africa, ma è sempre stato difficile verificarle. Deve esserci la certezza che i campioni di sangue provengano dalla stessa persona e che in laboratorio non siano avvenuti errori di procedura. Questo è l’unico caso documentato in modo serio. I suoi medici hanno escluso categoricamente che sia avvenuto uno scambio di cartelle o uno sbaglio nel test originario». Il suo studio approfondito potrebbe dunque rivelare nuovi indizi sull’evolversi della patologia e anche sul modo più efficace di affrontarla con successo. «Nel sistema immunitario del signor Stimpson - ha concluso Dixon - potremmo trovare nuove risposte, una chiave biologica che ci permetterebbe in futuro di sviluppare una specie di vaccino. Se troviamo in pratica l’anticorpo che ha prodotto e che gli ha consentito di eliminare il virus, potremmo riprodurlo in modo da poterlo utilizzare anche in altri pazienti». Non esiste attualmente una cura vera e propria in grado di sconfiggere definitivamente l’Aids. Sebbene gli attuali medicinali siano in grado di cronicizzare la patologia, i malati sono ancora moltissimi soprattutto in Africa dove il virus è ancora molto diffuso.

Per tutte queste persone Andrew Stimpson rappresenta quindi una nuova prospettiva, da anonimo «miracolato» a veicolo di speranza.

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