Roma

«Miss Roma 2006», una regina di fascino

A eleggerla martedì nella cornice di piazza San Lorenzo in Lucina una giuria di vip presieduta da Anna Falchi, accompagnata dal marito Stefano Ricucci

Marco Morello

Occhi verdi e vispi, capelli castani, un sorriso lucente. Maura Angy Maratta, 25 anni, è «Miss Roma 2006». Vive a Pomezia, ha una laurea in Scienza dell’educazione, e colpisce subito per la sua bellezza spontanea e delicata. L’abbiamo incontrata ieri pomeriggio nella redazione del Giornale.
La prima domanda è d’obbligo. Qual è il tuo rapporto con Roma?
«Roma è la capitale del mondo, sono innamorata di questa città, secondo me è completa sotto tutti i punti di vista, da quello storico a quello culturale».
Ci parli un po’ di te? Cosa ti piace fare nel tempo libero?
«Da tantissimi anni il mio hobby principale è l’animazione per bambini, con cui ho sempre un rapporto fantastico. Non a caso il mio sogno è quello di condurre un programma televisivo tutto dedicato a loro».
Sei fidanzata?
«Sì, da quasi nove anni».
Che doti deve avere un uomo per conquistarti?
«Simpatia, spontaneità, intelligenza e serietà».
Quanto è importante per te la bellezza nella vita?
«Secondo me la bellezza è un insieme di tanti fattori, non solo fisici. Riguarda più l’essere che l’apparire».
Com’è stata la tua prima notte da «Miss Roma»? Sei riuscita a dormire?
«Per tre ore al massimo. Chiudevo gli occhi, ma mi veniva da ripensare a tutto quello che è successo. Ancora non me ne rendo conto, sono inconsapevole di tutto».
Torniamo per un attimo alla cerimonia di martedì. Prima l’attesa, poi la trafila delle eliminazioni, infine il trionfo. Puoi raccontarci che emozioni hai provato?
«Mi preparavo psicologicamente sempre al peggio, per evitare di restarci male qualora non ce l’avessi fatta. Poi, quando sono stata chiamata tra le sei finaliste, ho iniziato a sperarci, ma ero contenta, per me già essere su quel palco rappresentava un traguardo. Così mi sono lasciata andare, mi sono rilassata. Non me l’aspettavo proprio, quando hanno letto il mio nome non ci credevo».
Come ci si prepara a una serata così importante?
«Mi sono servite tanto le passate selezioni locali che ho fatto. Mi hanno aiutata a capire come sopportare le pressioni della passerella».
Pensi già a Salsomaggiore?
«Sì, e in queste settimane farò movimento fisico, tanta ginnastica, per arrivare alle finali nella migliore forma possibile. Mentalmente sarà un percorso molto difficile. Mi hanno messa in guardia in questo senso: so che mi aspettano ritmi serrati, cercherò anche di riposarmi».
Ieri hai vinto per la tua bellezza, ma hai dimostrato anche prontezza e intelligenza davanti al microfono. Pensi che queste caratteristiche abbiano inciso sulla decisione della giuria?
«Credo abbia inciso il mio comportamento globale. Al primo impatto sarò risultata simpatica, hanno valutato il mio modo di presentarmi».
Qual è invece il rapporto con le altre ragazze? Vi aiutate a vicenda o c’è una giusta dose di rivalità?
«In generale c’è molto altruismo tra di noi. Poi io ho legato in particolare con una di loro, Ruena Giacchini: siamo andate insieme a tutte le selezioni. Si è stretto un rapporto forte, era felicissima per me, mi ha anche fatto un regalo, un portachiavi».
Come ti è venuto in mente di partecipare al concorso?
«L’anno scorso ho accompagnato una mia amica in un locale per le selezioni. Un’organizzatrice mi ha vista e mi ha convinto a partecipare».
«Miss Roma» è un titolo importante, una porta d’accesso al mondo dello spettacolo per molte ragazze che ti hanno preceduta. Pensi che ti porterà fortuna?
«So di aver conquistato un riconoscimento molto ambito.

Spero che possa essere anche un trampolino di lancio».

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