Mister Motorshow scende in pista per fare il sindaco a Bologna

L’imprenditore Alfredo Cazzola (nella foto), ex patron del Motorshow con la Promoter venduta due anni fa quando fatturava 100 milioni di euro, ex proprietario del Lingotto di Torino, ex presidente della Virtus Bologna (basket) e del Bologna calcio che aveva riportato in serie A, ieri ha annunciato: «Mi candido a sindaco di Bologna. Il mio avversario è il candidato del Pd, l’ex Dc Flavio Delbono». Cazzola scende in campo come candidato civico senza tessere di partito. Ma tra i suoi sostenitori ci sono nomi importanti in cerca di rivincita, a Bologna e non solo. Uno su tutti: l’ex presidente di Unipol Giovanni Consorte, di cui Cazzola è socio nel fondo di investimenti Intermedia. Il suo annuncio è stato accolto con «vivo interesse» dal Pdl. Addirittura con «entusiasmo» dalla Lega Nord. Fino a ieri, i partiti del centrodestra erano divisi sul nome di un altro civico di peso, l’ex primo cittadino Giorgio Guazzaloca, sostenuto solo dall’Udc ma sempre intenzionato ad andare avanti comunque. «Guazzaloca? Lo stimo, l’ho anche votato - ha detto Cazzola -, ma con lui ora non c’è storia». Si vedrà, perché al momento tutti i sondaggi davano l’ex sindaco saldamente in testa contro i rivali della stessa parte e pure contro il candidato del Pd. L’ultima parola la dirà, forse già oggi in un incontro già programmato con i vertici regionali del Pdl, il premier Berlusconi.

«Tra trenta giorni - ha assicurato Cazzola che il 14 febbraio compirà 59 anni - presenterò la mia squadra di giunta: giovani, competenti, donne». Consapevole che «solo col Pdl non si vince». L’obiettivo è conquistare voti a sinistra. Cazzola non ha presentato programmi, ma ha usato tre parole per la sua idea di città: ambizione, concretezza, sostanza.

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