
Gli sms, acronimo di "Short Message Service", potrebbero essere a breve integralmente soppiantati da una nuova tipologia di messaggi di ultima generazione.
Nati in Europa nel 1984, ma poi approdati sui cellulari solo nel 1992, nella loro storia ultratrentennale gli Sms sono stati a lungo l'unico esponente del sistema della messaggistica sui nostri dispositivi elettronici. Con l'evoluzione tecnologica i loro limiti, in primis il fatto che aldilà del testo attraverso di essi non si possano inviare file di altro genere come foto o video, sono stati affiancati e poi superati da altri sistemi di messaggistica istantanea più evoluti, ad esempio WhatsApp, Telegram o Messenger, per citare solo i più diffusi.
A ciò si aggiunge un'ulteriore lacuna, data dall'assenza della crittografia end-to-end, che di fatto rende vulnerabili gli Sms visto che il loro contenuto è potenzialmente consultabile anche dagli operatori di telefonia mobile peraltro senza dover ottenere alcuna autorizzazione specifica. Questo aspetto particolare indebolisce potenzialmente anche il sistema di autenticazione a due fattori, visto che la parte che arriva via messaggio è già in partenza meno sicura.
Tutto ciò considerato è facile comprendere il motivo per cui un nuovo e più moderno servizio sta rapidamente conquistando ampi consensi un po' ovunque. Si tratta degli Rcs, acronimo di Rich Communication Services, uno standard di messaggistica che conta milioni e milioni di utenti. Gli Rcs sono già presenti nelle app Messaggi degli smartphone più recenti, per cui ciò fa sì che si possa accedere al servizio di messaggistica direttamente dal proprio device senza avere necessità di scaricare e installare app di terze parti.
Diversamente dagli Sms, questi messaggi permettono agli utenti di inviare ai propri contatti file multimediali di grande qualità, come foto in HD, video o gif animate. Tra gli altri vantaggi anche la possibilità di sfruttare la funzione della conferma di lettura e di capire quando l’altra persona sta digitando una risposta. È inoltre possibile uscire dalle chat di gruppo e moderare i membri delle conversazioni di gruppo. Unica pecca l'assenza di crittografia end-to-end, visto che anche gli Rcs sfruttano la rete di telefonia mobile.
Evidente la loro crescita in Europa: solo in Francia nell'ultimo anno il numero dei devices compatibili con questo standard è aumentato del 35%. Anche i produttori di smartphone strizzano l'occhio a questa recente tecnologia: tra 2024 e 2025 il numero di brand che hanno aperto le porte agli Rcs si è incrementato del 55%, anche perché si tratta di un veicolo di informazioni e pubblicità particolarmente ambito dalle aziende di marketing, che grazie ad esso possono comunicare con gli utenti direttamente dall'app standard di messaggi già installata di default sui dispositivi elettronici.
E in Italia? Per ora calma piatta, anche perché gli Rcs non sono supportati dagli operatori telefonici. Bisogna tuttavia tener presente un altro fenomeno in controtendenza, dal momento che sempre più utenti stanno facendo un passo indietro e preferiscono abbandonare i moderni smartphone per passare ai "feature phone", i telefoni che possono solo effettuare chiamate e inviare Sms.
È probabile che il successo crescente porti gli Rcs a diffondersi anche in Italia e a fare concorrenza alle applicazioni come WhatsApp e Telegram su tutte, ma c'è una buona fetta di mercato di persone che continua a prediligere i tradizionali sistemi di messaggistica, per cui non è detto che si arrivi a dire la parola fine a una storia ultratrentennale di grande successo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.