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Moda, l’eleganza cerca la libertà e in passerella vince lo sport

Le sfilate di Milano. Paracadutismo, kite surf e free climbing: l’abbigliamento di Gucci è disegnato da Frida Giannini pensando alle discipline più estreme

Moda, l’eleganza cerca la libertà 
e in passerella vince lo sport

Milano Nella gara delle tendenze per l’estate 2010 vince di gran lunga lo sport che ha ispirato le strepitose collezioni Gucci e Bottega Veneta in passerella ieri a Milano moda donna. Frida Giannini e Tomas Maier in un certo senso hanno fatto lo stesso lavoro, ma l’intelligente ragazza alla guida del marchio delle due G vuole l’adrenalina degli sport estremi tipo paracadutismo, free climbing o kite surf, mentre il raffinato signore che da 9 anni disegna l’inconfondibile griffe del lusso sussurrato sceglie il karate: un’arte marziale che nel corso della sua millenaria storia si è trasformata in filosofia di vita.
Il risultato era in entrambi i casi talmente bello e convincente che non sappiamo a chi concedere il podio più alto. Del resto i due sono campioni della stessa scuderia, quel Gruppo Gucci che a occhio e croce non fattura meno di 2,2 miliardi di euro l’anno, una cifra da capogiro. Sulle esili spalle di Frida pesano tante cose: dalla responsabilità del brand al confronto con Tom Ford, un personaggio dal carisma pazzesco, uno che è sceso in pista prima di lei e per anni è stato imbattibile. Ebbene ieri Madame Giannini in certi momenti ci ha ricordato Usain Bolt, un atleta irraggiungibile anche sul fronte della simpatia. «Sembro un vu’ cumprà» ha detto mentre di prima mattina si aggirava nello show room Gucci carica di borse e accessori da mostrare anteprima alla stampa insieme con i pezzi più significativi della collezione. Tra questi si ricordano tutti i modelli da cocktail e da sera con le imbragature gioiello, incrostate cioè di cristalli luccicanti. Indimenticabile la giacca da smoking con la schiena completamente nuda anche se attraversata dalla versione preziosa degli spallacci di un paracadute. Su certi capi da giorno c’erano dettagli in fibra di carbonio, inserti di pelle bucherellata come le fodere antitraspiranti ma soprattutto giochi di tagli, intrecci, ganci e cinghie studiati in sartoria per regalare nuovo dinamismo alla figura femminile. Perfetti tutti gli accessori: dalla nuova bamboo con le catene oltre al famoso manico curvato a mano che dagli anni Settanta identifica questa borsa fenomenale ai sandali allacciati alla caviglia dalle fasce da equitazione. Grazie a un uso spregiudicato dell’arte sartoriale sua maestà il tubino, certezza delle insicure e conforto quotidiano di chi si sa vestire nelle mani di Frida diventa una specie di Giano Bifronte. Insomma una moda che vince e convince.
Quella di Tomas Maier non aveva lo spirito cattivo necessario all’agonismo eppure quei vestiti capolavoro fatti partendo dall’idea del kimono da karate in canvas bianco per arrivare a un poetico nulla che è tutto, da soli potrebbero buttare al tappeto tante collezioni viste in questi giorni a Milano. Se una donna vuole essere come un settimo dan sul fronte della seduzione senza mostrare un centimetro di pelle e senza sforzo apparente, deve senza dubbio cercare da Bottega Veneta dove anche stavolta si trovano spettacolari accessori fatti a mano, lussuosi ma soprattutto eleganti, oggetti che hanno l’unico difetto di costare quanto valgono: moltissimo.
Anche Peter Dundas, simpatico designer norvegese che da due stagioni disegna Pucci, guarda allo sport come è logico sia visto che la griffe fondata dal divino marchese fiorentino nacque proprio stampando gl’inconfondibili disegni ipercolorati sulle tute da sci. «Io preferisco le immersioni subacquee» ha detto Dundas presentando una nuova stampa ispirata dall’universo acquatico particolarmente significativa nel caso dei modelli in neoprene, proprio quello delle mute da sub. «La mia regina ha usato un abito Pucci per la sua festa di compleanno» confina Dundas parlando di Mette Marit di Norvegia.
L’amore per il proprio paese e l’allegria gentile di questo ragazzo riscaldano il cuore del popolo della moda ormai allo stremo delle forze sul fronte del plisse. Per aiutare le truppe degli addetti ai lavori a seguire tutto anche quando è umanamente impossibile, Lorella Signorino di Love Sex & Money trasmette la sua deliziosa sfilata su You tube.

Noi siamo particolarmente felici di esser riusciti invece a vedere dal vivo i modelli progettati da questa donna intelligente sull’idea dell’India e dell’eleganza tranquilla del sari.

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