In quarantasei scatti tutte le anime del Paese. "Italia di Moda" è un inno al genio nostrano

In mostra il viaggio emozionale di Varani e Voronkina Bozzetti

In quarantasei scatti tutte le anime del Paese. "Italia di Moda" è un inno al genio nostrano
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Siamo in Italia e la moda può tutto. Compreso vestire le mille voci di un Paese per raccontarlo: le pietre bianche, i dialetti ruvidi, i monumenti simbolo, le cucine che borbottano, la gente le tante anime tenute insieme in un piccolo Stivale calzato da ogni meraviglia: dalle Dolomiti alla Sicilia, dai borghi medievali dell'Umbria fino alla laguna veneta. L'italianità, che è il nostro petrolio. In quarantasei scatti, il progetto fotografico Italia di Moda di Ludmilla Voronkina Bozzetti e Andrea Varani racconta tutto questo e molto altro. Un anno di lavoro, venti Regioni del nostro Paese, le creazioni delle più prestigiose maison italiane (da Giorgio Armani a Dolce&Gabbana, da Etro a Roberto Cavalli, da Boglioli a Chiara Boni ad Antonio Riva) per un racconto a colori e in bianco e nero che omaggia simboli e diffonde identità. Scatti che fanno sentire il vento, il profumo dell'acqua, il fruscio della seta e degli ulivi dolci e austeri che hanno tanto da dire anche senza voce.

Con «La moda non è quello che indossi in un qualche posto, è la ragione per andarci» Andy Warhol intendeva dire che la moda è proprio questo: motore, aspirazione, motivazione e contesto. La moda che racconta l'Italia e l'Italia che racconta la moda in una sequenza di immagini dove i ruoli si invertono di continuo, un inchino costante al Made in Italy. Inaugurata ieri nella splendida Galleria Deloitte, all'interno della chiesa sconsacrata San Paolo Converso (un gioiello che toglie il fiato per bellezza, nel cuore di Milano), la mostra è patrocinata dalla Camera Nazionale della Moda, Pitti Immagine e Fondazione Deloitte. È Ludmilla, eclettica protagonista di ogni scatto (ha un fisico da modella e una faccia capace di fermare i treni), a spiegarne lo spirito e a ricordare le emozioni durante la sua realizzazione: «Per me non è solo una mostra, ma un diario emozionale. Ogni scatto racchiude un incontro: con un paesaggio, con una tradizione, con un gesto di accoglienza che mi ha fatto sentire parte di questa terra, nonostante viva in Italia da quindici anni (la top model è nata da madre russa e padre ucraino, ndr). Ho imparato che la moda non è solo tessuto o estetica, ma un linguaggio viscerale che si indossa; che si sente sulla pelle e che diventa appartenenza». Spiega il fotografo Andrea Varani: «Con la mia Leica ho cercato di dipingere un mondo dove la moda è mezzo di connessione tra l'uomo e la bellezza del territorio. La moda è la nostra madrelingua». Mentre Fabio Pompeo, ceo Deloitte Italia, ricorda l'importanza economica del comparto e spiega che la mostra «racconta la creatività italiana e la sua capacità eccezionale di trasformare il bello in valore economico e sociale. Una manifestazione del genio italiano che custodisce una tradizione di saperi e saper fare che la rendono unica nel mondo. È a questo straordinario patrimonio che intendiamo continuare a dare impulso, all'interno di un progetto più ampio nella Galleria Deloitte». Il settore moda contribuisce infatti al 5% del Pil, con un valore aggiunto stimato in 75 miliardi di euro, oltre 1,2 milioni di addetti e più di 53mila imprese.

La mostra, che Ludmilla, un giorno, vorrebbe rendere anche un format tv e che ora è anche un volume, Italia di Moda. Viaggio tra le bellezze italiane. Immagini ed emozioni edito da Skira, è visitabile fino al 10 ottobre prenotandosi attraverso il sito dedicato (https://www.italiadimoda.it/mostre/).

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