Riccardo Cervelli
Apre i battenti la 42ª edizione di Arte Fiera (BolognaFiere, da oggi al 5 febbraio). A dare vita all'importante kermesse per la cultura e per il mercato dell'arte italiani sono 152 importanti gallerie, un numero volutamente ponderato nell'ottica di mantenere alta la qualità dell'evento. A esse si aggiungono 30 espositori legati a editoria, grafica e creatività, per un totale di 182 presenze sufficienti per trasformare BolognaFiere in una grande piattaforma di arte e dibattito su moderno e contemporaneo. «La mostra mercato intende connotarsi con una specifica attenzione all'attività, spesso internazionale, di operatori soprattutto italiani», spiega Angela Vettese, al suo secondo anno di direzione artistica della manifestazione.
Arte Fiera resta fedele al proprio taglio curatoriale e integrato con la «Dotta» Bologna. Il quartiere fieristico, all'ingresso dei padiglioni 25 e 26 dove si tiene Arte Fiera, accoglie il visitatore con una estesa Printville a cura di a+mbookstore. «È una sorta di piazza dove l'editoria internazionale si mescola a oggetti multipli o fatti a mano, ma senza volersi porre in una forzata definizione di opera unica, nella certezza che l'arte visiva non passi solo dall'unicum, ma attraversi anche momenti ibridi», aggiunge Angela Vettese. Si prosegue, quindi, nel cuore della Main Section della manifestazione. «Quest'anno - dice la curatrice - al fine di premiare i galleristi che hanno proposto sguardi monografici su artisti specifici, alcuni sono stati selezionati per esporre all'interno della Fiera nella sottosezione Modernity». Gli artisti selezionati sono Joan Jonas (Galleria Alessandra Bonomo), Giosetta Fioroni (Galleria Maurizio Corraini), Gianni Piacentino (Galleria De' Foscherari), Eugenio Spinoza (Galleria Umberto Di Marino), Terry Atkinson (Galleria Six), Marino Marini (Guastalla Centro Arte), Olivo Barbieri (Galleria Guidi & Schoen), Martino Genchi (Galleria Michela Rizzo), Maria Lai (Nuova Galleria Morone), Regina José Galindo (Prometeogallery) ed Emilio Isgrò (Studio Guastalla). Altri artisti espongono opere in spazi cittadini come parte della sezione Polis. Quest'ultima porta il visitatore in giro per una Bologna splendida e spesso poco conosciuta. «Il museo MAMbo - ricorda la curatrice - ospita la selezione di film, a cura di Mark Nash, La comunità, che viene imperniata sul tema dell'eredità comunista in città e non a caso proiettata sulla parete in cui di solito sta il quadro di Renato Guttuso I funerali di Togliatti. Al Collegio Venturoli, storica e magica residenza per artisti, avrà luogo una delle performance curate da Chiara Vecchiarelli per la serie Special Projects: Performing the Gallery, che si interroga sul ruolo delle gallerie e che, come anche la rassegna cinematografica, avrà anche una sua parte in Fiera. Il dentro e il fuori della Fiera stessa lavorano come un rispecchiamento, dunque, ramificando verso il tessuto urbano una mostra che ha aspetti commerciali e altri di approfondimento culturale. Come nel 2017, ma estendendo ancora la rete dei soggetti coinvolti, Arte Fiera ha dunque mobilitato realtà cittadine in un intreccio virtuoso: tra queste anche l'Università, la Cineteca, il Teatro Comunale, il nuovo centro agroalimentare FICO».
Sempre nell'ottica dell'approfondimento si è voluto portare dentro il polo espositivo un convegno internazionale sulla relazione tra mostre e fiere, ovvero tra arte e mercato, in collaborazione con l'Università IUAV di Venezia e il patrocinio dell'Università di Bologna. Il convegno, intitolato Tra mostra e fiera: entre chien et loup, è in programma oggi e domani.
Gli incontri saranno a cura di Clarissa Ricci, Cristina Baldacci e Camilla Salvaneschi, e vi partecipano accademici, artisti, critici, curatori, editor e altri attori dell'art system. Tra i relatori di spicco anticipiamo la presenza di Terry Smith, Bruce Altshuler e John Rajchman. Ulteriori informazioni su http://www.artefiera.it.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.