Moglie uccisa l'uomo in cella: "Chiedo scusa a mia figlia"

Lunedì l'uomo comparirà davanti al Tribunale per i minorenni - la difesa ha presentato una breve memoria - dove si terrà l'udienza anche per discutere dell'affidamento provvisorio della bambina

Moglie uccisa l'uomo in cella: "Chiedo scusa a mia figlia"
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Khalid, il 50enne in carcere a San Vittore con l'accusa di avere ucciso a coltellate la moglie sabato scorso nella loro casa di Settala, vuole scrivere alla figlia di dieci anni per chiederle scusa e si dice disposto a «risarcire» i familiari della vittima. Lo spiegano i suoi legali, gli avvocati Giorgio Ballabio e Maria Cristina Delfino.

«L'uomo - dicono i difensori -, oltre ad essere affranto per il grave fatto che ha portato al suo arresto, inizia a realizzare di aver privato della vita la madre di sua figlia minore e si è detto disponibile a porre in essere tutte le possibili iniziative per cercare di risarcire il danno, seppur parzialmente a fronte dell'incommensurabile nocumento provocato e per quanto nelle sue possibilità. Il pensiero e la preoccupazione sono costantemente rivolti alla figlia alla quale vorrebbe scrivere». La difesa del 50enne, insieme alla Procura, non esclude l'ipotesi di processo immediato, «per cercare di far subire il minor pregiudizio possibile alla minore, testimone chiave dell'intera vicenda». La piccola era nella stanza accanto mentre la madre veniva accoltellata a morte e ha chiamato i soccorsi.

Intanto lunedì l'uomo comparirà davanti al Tribunale per i minorenni - la difesa ha presentato una breve memoria - dove si terrà l'udienza anche per discutere dell'affidamento provvisorio della bambina e del contestuale ricorso per la

decadenza o la limitazione della responsabilità genitoriale presentato dal pubblico ministero minorile. La piccola subito dopo essere stata soccorsa, illesa ma sotto choc, è stata temporaneamente affidata allo zio materno.

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