Provoca circa 130mila ricoveri ospedalieri ogni anno e fa registrare un tasso di mortalità in unità coronarica che può raggiungere il 10 per cento. La sindrome coronarica acuta o Sca (comprende linsieme di tutte le tipologie di infarti a carico della circolazione coronarica e angina instabile), è una patologia tra le più gravi, con un impatto sociale rilevante, in particolar modo per gli anziani e per le persone con diabete mellito. Nellultimo decennio in Italia, i farmaci antiaggreganti piastrinici hanno permesso di ridurre in modo significativo la mortalità per linfarto del miocardio, ma ancora oggi il 60 per cento di chi sopravvive al primo episodio cardiaco, va incontro ad un secondo evento, ben più grave, presenta infatti un rischio di mortalità ben tre volte maggiore.
Fortunatamente la ricerca avanza ed offre promettenti prospettive terapeutiche. Un nuovo antiaggregante piastrinico orale di nuova generazione (ticagrelor), si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio combinato di infarto miocardico, morte cardiovascolare, ictus. In particolare, questo risultato è guidato da una riduzione significativa del rischio di morte cardiovascolare (la mortalità totale di oltre il 20 per cento), rispetto alla terapia standard, con un buon profilo di rischio emorragico. «Questo nuovo farmaco rappresenta il superamento dello standard terapeutico attuale»,afferma Diego Ardissino, direttore dellunità operativa di cardiologia dellAzienda ospedaliero-universitaria di Parma. «Lobiettivo di ogni nuova terapia antipiastrinica nei pazienti con eventi ischemici coronarici - aggiunge Ardissino - è di migliorare lefficacia del trattamento, associato ad un buon profilo di rischio emorragico. Questo nuovo farmaco soddisfa entrambi gli obiettivi. Inoltre riduce il rischio di eventi cardiovascolari precocemente e leffetto del trattamento si mantiene costante nei 12 mesi». Il nuovo antipiastrinico orale, frutto della ricerca di AstraZeneca, è già autorizzato al commercio in 65 Paesi, risponde efficacemente ai bisogni del cardiologo in quanto ha una rapida insorgenza dazione.
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