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Molinari guarda tutti dall’altoL’Italia del golf incrocia le dita

Grande prova dell’azzurro che guida l’Open con l’inglese Barham

Maria Pia Gennaro

da Tolcinasco (Milano)

Oggi ultimo atto del 63° Telecom Italia Open che si sta disputando per il terzo anno consecutivo al Castello di Tolcinasco Golf Club. Un Open con la «O» maiuscola per moltissimi versi a cominciare dall’organizzazione, ormai più che collaudata e che ha «oliato» i moltissimi ingranaggi alla perfezione ed è stata anche ripagata dalla presenza (finalmente!) di un folto pubblico appassionato, 23.500 presenze nelle prime tre giornate. Ma più che la «O» maiuscola il nostro torneo più importante ha la «M» maiuscola. La «M» di Molinari, nome di battesimo Francesco, soprannomi «Chicco» per tutti e «Rottweiler» per un suo caro amico, che è leader a -16 alla pari con l’inglese Benn Barham. Alle sue spalle molti giocatori che possono insidiarlo. «Penso che entro il -11 tutti possano ancora vincere», ha affermato Molinari. Scaramanzia? Non lo crediamo, pensiamo piuttosto a realismo e all’abitudine ai tornei. Dopo l’esordio con il birdie, ha proseguito con tutti par fino alla 11. Alla successiva la svolta: il birdie ha legittimato il soprannome, Francesco non ha più «mollato la presa» e alla 16 (dopo altri tre birdie) si è visto in testa al leaderboard, proprio quando l’ha guardato per la prima volta nella giornata. Due par finali, con un gran ferro 8 dal bunker di destra della 18 e il Rottweiler dal cuore tenero, gentile con tutti, firmato lo score e parlato con i giornalisti, è andato a praticare e puttare: «Così, per sciogliermi...». Sorridente e tranquillo in apparenza, anche se è normale che senta la tensione, è legittimamente felice di trovarsi al comando, di aver avuto tanta gente che lo ha seguito e sostenuto e spera «di far divertire gli spettatori anche domani, così come oggi mi sono divertito anch’io».
Buono il comportamento degli altri sei azzurri in gara. Perfetto l’eagle alla 9 di Alessandro Tadini che, libero dal pensiero del taglio, in quella buca ha dato la svolta decisiva al suo giro replicando il 67 del primo turno e risalendo nelle parti alte della classifica in quindicesima posizione a -11. È scivolato di sette posizioni e si è installato comunque all’ottimo 22° posto a quota -10 il dilettante Matteo Delpodio che, con tre birdie e un bogey, sta comunque raccogliendo i frutti del grandissimo lavoro svolto dai preparatori della nazionale negli ultimi tre anni e che, essendo l’unico ad aver superato il taglio, si è comunque aggiudicato il trofeo riservato al migliore fra i dilettanti. Appaiato a lui Marco Crespi autore di un regolare 68, macchiato solamente dal bogey alla 2, con il quale ha guadagnato 16 posizioni. Distanziato di un colpo in 28ª posizione Alessio Bruschi (69 il suo score) i cui bogey alla 16 e alla 18 hanno purtroppo macchiato una prestazione che avrebbe potuto essere eccellente. 37° Emanuele Canonica nonostante un giro non soddisfacente chiuso in 70 colpi per un -8 totale. Ha perso posizioni anche Andrea Maestroni, scivolato dal 51° al 64° posto con un giro due colpi sopra il par. Domani si decide il torneo. Le battute finali del 63° Telecom Italia Open saranno quelle decisive e i giocatori in gara per il successo e la prima moneta di 233.330 euro sono molti. Il leader non è superstizioso.

Noi sì. Possiamo solo dire: all’attacco!

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