Arrivano le prime ammissioni da parte delle autorità egiziane dopo il disastro dell'aereo russo caduto in Sinai: "Dalle scatole nere si sente un rumore all'ultimo secondo della registrazione vocale che è ancora in corso di analisi", ha detto il presidente della commissione di inchiesta, Ayman al-Muqaddam, "Il comitato sta considerando tutti i possibili scenari ma fino ad ora non è giunto ad una conclusione definitiva. I detriti dell'aereo sono sparsi su un raggio di 13 km". Il che conferma l'ipotesi dell'esplosione
"La registrazione delle scatole nere dell'aereo russo si è arrestata 23 minuti dopo il decollo quando l'aereo era a 30mila piedi di altitudine". Per il momento comunque la commissione d'inchiesta egiziana non esclude nessuna ipotesi: "Siamo ancora nella fase della collezione dei dati e delle informazioni. I detriti dell'aereo sono stati trasportati in un luogo sicuro al Cairo per essere esaminati da esperti", dice al-Muqaddam, "Stiamo considerando tutti gli scenari possibili, non siamo giunti ad alcuna conclusione".
Intanto vengono esaminate tutte le riprese effettuate dalle telecamere di sicurezza dell'aeroporto di Sharm el-Sheik, da dove l'aereo russo era decollato prima di precipitare, 23 minuti e 14 secondi dopo. "Stiamo ancora raccogliendo dati, non possiamo indicare cause precise" che hanno determinato il crollo dell'aereo, ha spiegato.
Eppure ai media francesi una fonte dell'inchiesta conferma il carattere "brutale" e "improvviso" dell'evento che ha causato la caduta dell'aereo e che le foto mostrano rottami perforati dall'impatto dall'interno verso l'esterno. Tutti dettagli che "accreditano la tesi di un dispositivo pirotecnico o di una bomba".
I servizi segreti egiziani hanno anche ipotizzato che a esplodere potrebbe essere stata una bombola da sub. Una delle 50 che - stando alle fonti - sarebbero state effettivamente imbarcate.
Una teoria a cui è difficile dare credito dal momento che anche la stiva è pressurizzata e che la differenza di peso tra una bombola piena e una vuota è troppo notevole perché al banco del check in nessuno se ne sia accorto.Se di bombola si tratta, quindi, è possibile però che l'oggetto sia stato trasformato in ordigno (con gas e minidetonatore) e che sia passata con la complicità di qualcuno in aeroporto.
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