Si è concluso intorno alle dieci del mattino l'attacco al parlamento afgano di Kabul. Venticinque i civili feriti, secondo il ministero della Salute, tra cui alcune donne e bambini, in un assalto che ha preso di mira l'aula mentre i politici erano riuniti per la presentazione del nuovo ministro della Difesa, Massom Stanekzai.
Secondo una prima ricostruzione, un attentatore suicida avrebbe fatto esplodere un'autobomba fuori dall'edificio. La polizia sostiene che siano entrati in azione sette uomini e che non siano comunque riusciti a oltrepassare il perimetro di sicurezza del parlamento, che è molto sorvegliato. Secondo il ministero dell'Interno il commando si era asseragliato in un edificio vicino al parlamento.
Ancora confusa la ricostruzione degli attimi dell'attacco. Se c'è chi parla di una sola esplosione, fonti della stampa locale ne registrano fino a sei e le immagini mostrano un automobile in fiamme davanti all'edificio.
I parlamentari sono stati evacuati dall'aula, mentre le forze di sicurezza ingaggiavano il commando in uno scontro a fuoco. "L'esplosione è stata enorme - ha raccontato la deputata Shukria Barekzai -, ha fatto tremare l'edificio e mandato le finestre in frantumi. Adesso ci troviamo in un posto sicuro".
A rivendicare l'attacco, pochi minuti
che la notizia aveva raggiunto i media internazionali, il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid. L'uomo ha dichiarato che "diversi mujahideen sono entrati in parlamento", parlando di un "duro combattimento in corso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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