È una corsa a due quella del Partito Democratico in America. Una lotta che si combatte fin dall'inizio tra Hillary Clinton e Bernie Sanders, con la campagna del socialista, che molto piace a chi alla sua avversaria rimprovera certe scelte troppo accomodanti, complicata ora da un mini-scandalo di cui scrive il Washington Post.
Allo staff del senatore del Vermont è stato vietato l'accesso a una banca dati elettorale, perché un uomo della campagna di Sanders avrebbe violato informazioni confidenziali raccolte dalla Clinton. Una decisione che a Sanders ha lasciato l'amaro in bocca e che ha minacciato di portare davanti a un tribunale, se il normale andamento delle cose non sarà ripristinato.
Sanders sostiene che il partito abbia reagito nel modo sbagliato. Jeff Weaver, manager della sua campagna elettorale, che i democratici stiano tentando di sabotarlo.
"Una reazione esagerata" la loro, sostiene, aggiungendo che escludere dalla banca dati lo staff abbia danneggiato i loro sforzi. Ma la numero uno del partito, Debbie Wasserman, accusa il candidato socialista di condotta inappropriata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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