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Attentato a Bangkok, arrestato un sospetto

L'uomo arrestato dalla polizia thailandese sarebbe un turco. Nel suo appartamento trovato materiale per fabbricare esplosivi e oltre dieci passaporti

L'uomo arrestato per l'attentato di Bangkok
L'uomo arrestato per l'attentato di Bangkok

Ci sarebbe anche un cittadino turco dietro l'esplosione del 17 agosto scorso, a Bangkok, che ha causato ma morte di 20 persone e il ferimento di più di cento. La polizia thailandese l'ha arrestato oggi. Nell'appartamento dove si trovava, alla periferia di Bangkok, è stato trovato materiale utilizzabile per creare ordigni esplosivi.

Fonti della polizia riferiscono che l’uomo assomiglia molto all’identikit che era stato diffuso dalle autorità sulla base delle immagini delle telecamere di video sorveglianza. Circa 100 poliziotti e l’esercito hanno partecipato al raid per catturarlo nell'appartamento che aveva preso in affitto. Secondo alcuni vicini citati dai media thailandesi, l’uomo viveva in quella casa da almeno un mese prima dell’attentato.

L'uomo arrestato non sarebbe il presunto attentatore, ma qualcuno legato comunque all’organizzazione criminale che ha messo in atto l'attentato. La notizia è stata data, in tv, da un portavoce della polizia thailandese, Prawut Thavornsiri. Nella casa dove si nascondeva trovati oltre 10 passaporti.

Nei giorni scorsi Anthony Davis, un analista specializzato in temi di sicurezza, era intervenuto in un forum avanzando l’ipotesi che la bomba a Bangkok fosse stata piazzata dall’organizzazione turca di estrema destra dei Lupi Grigi. A suo parere l’attentato al tempietto hindu di Erawan non corrispondeva, infatti, agli schemi degli attentati opera di gruppi locali o della regione. I Lupi Grigi, secondo la sua ipotesi, avrebbero potuto agire per vendicare la decisione del governo thailandese di rimpatriare in Cina i rifugiati della minoranza musulmana cinese degli uiguri.

Fra i 20 morti e gli oltre 130 feriti dell’attentato vi erano molti turisti cinesi.

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