Australia, senatrice di estrema destra indossa il burqa in Parlamento

La senatrice Pauline Hanson si è presentata nel Parlamento australiano indossando un burqa per sostenere la sua richiesta di vietarlo per ragioni di sicurezza nazionale

Screenshot da BNO News
Screenshot da BNO News

Voleva sottolineare il suo punto vista: il velo integrale islamico va vietato per ragioni di sicurezza e lotta al terrorismo. Per questo la senatrice australiana Pauline Hanson si è presentata in parlamento indossando un burqa.

La dimostrazione della fondatrice e leader del partito di estrema destra australiano One Nation, però, non ha avuto i risultati sperati. Al suo ingresso in Aula, oggi, per la sessione di domande e risposte, è stata accolta da molti mormorii dei colleghi senatori, tanto che la seduta è stata più volte interrotta per riportare la calma e il silenzio. Dopo circa 20 minuti, quando le è stata data la parole e invitata a togliersi l'indumento, la donna ha replicato: "Lo tolgo volentieri perché non penso che appartenga a questo parlamento".

Poi Hanson ha rivolto la sua domanda al rappresentante del governo al Senato, George Brandis, chiedendo se il governo avesse intenzione di vietare il burqa nei luoghi pubblici in Australia. “Se una persona indossa un passamontagna o un casco entrando in una banca o in qualunque edificio, come il piano terra di un tribunale, deve toglierselo. Perché non vale lo stesso per qualcuno che copre interamente il suo volto, senza poter essere identificato?”, ha chiesto argomentando che il velo integrale islamico dovrebbe essere proibito per ragioni di sicurezza e lotta al terrorismo.

Il gesto della politica, però, invece di rafforzare la sua richiesta le ha attirato addosso le critiche di molti colleghi. Lo stesso procuratore generale, dopo aver ribadito che il governo non ha alcuna intenzione di vietare il burqa in Australia per non alienare la comunità musulmana, ha "sgridato" la senatrice, invitandola a riflettere sul fatto che, non essendo una donna di fede islamica, il suo gesto potrebbe "offendere le sensibilità religiose dei cittadini australiani musulmani".

La provocazione di Hanson ha fatto molto scalpore e la notizia è stata ripresa da tutti i giornali australiani.

La senatrice, eletta nello stato del Queensland, però, non è nuova a iniziative simili. Il suo partito di estrema destra, One Nation, da anni propone norme severe contro i musulmani e la costruzione di moschee in Australia.

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