Barcellona, trovato un nuovo covo dei jihadisti

I terroristi avrebbero pianificato gli attentati in tre abitazioni. Certificata la presenza di acetone per preparare ordigni esplosivi

Barcellona, trovato un nuovo covo dei jihadisti

La cellula che ha colpito Barcellona era organizzata e poteva contare su almeno tre abitazioni dove pianificare l'attentato. Il primo luogo è Alcanar, dove tra il 16 e il 17 agosto si è verificata un'esplosione che ha portato alla morte alcuni jihadisti, tra cui Abdelaqui Es Satty, l'imam "mente della strage". Il secondo è la casa di Ripoll, dove vivevano i fratelli Oukabir. Il terzo nascondiglio - e ultimo, almeno per il momento - è stato trovato oggi e si trova a Riudecanyes, nella zona di Tarragona. Nel casolare sono stati trovati, seppur consumati dalle fiamme, i documenti di due degli attentatori: Mohamed Hichamy, ucciso dalla polizia a Cambrils, e Younes Abouyaaqoub, il conducente del van che si è schiantato sulla folla e che è stato freddato dalla polizia lunedì scorso a Subirats.

Nella fattoria usata come base dai jihadisti sono state trovate anche ricevute dell'acquisto di coltelli e di materiale per fabbricare esplosivi. Secondo Telecinco, sarebbero stati inoltre trovati alcuni scontrini che provano l'acquisto di una notevole quantità - circa 500 litri - di acetone. Si tratta di un'ulteriore prova che il piano dei terroristi prevedeva l'utilizzo di bombe e, in particolare, del Tatp, l'esplosivo prediletto dall'Isis e noto come "madre di Satana".

Gli attentatori di Barcellona e l'artificiere siriano

Il Tatp è un materiale difficile da gestire, tanto che prima dell'attacco di Barcellona, l'imam ideologo della strage, incontrò, assieme ad altri due membri della cellula, Ahmad Alkhald, l'artificiere che aveva confezionato gli ordigni usati per colpire Parigi e Bruxelles. Come riporta Il Fatto Quotdiano, "Washington lo considera un 'leader di Isis'. Il 17 agosto, stesso giorno degli attentati, il Dipartimento di Stato Usa lo aveva inserito insieme ad Abu Yahya al-Iraqi nella lista dei Specially Designated Global Terrorists (la stessa in cui figura Abu Bakr Al Baghdadi) in base alla 'sezione 1(b) dell’ordine esecutivo (EO) 13224. EO 13224', che 'impone severe sanzioni ai cittadini stranieri che hanno commesso, o sono in grado di commettere, atti di terrorismo che minacciano la sicurezza dei cittadini statunitensi o della sicurezza nazionale, della politica estera o dell’economia degli Stati Uniti'. Un provvedimento emanato per bloccare tutti i suoi beni e partecipazioni soggetti alla giurisdizione degli Stati Uniti allo scopo di 'impedire l’accesso alle risorse necessarie a pianificare e compiere altri attacchi terroristici'. Siriano, Alkhald è ricercato a livello internazionale ed è oggetto di un mandato d’arresto francese".

L'incontro con Alkhald dimostra come la cellula di Barcellona fosse strutturata e pronta a fare una vera e propria

carneficina. Ma getta anche un'ombra sui controlli in Europa. Come poteva girare indisturbato per Marsiglia, e quindi per la Francia, un terrorista del calibro di Alkhald, l'artificiere delle bombe di Parigi e Bruxelles?

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