Strage di Berlino

Berlino, l'Isis ora rivendica: "In azione un nostro soldato"

L'agenzia dello Stato Islamico: "Un soldato ha risposto alla chiamata". Intanto è caccia al killer: rilasciato il pachistano

Berlino, l'Isis ora rivendica: "In azione un nostro soldato"

Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità dell'attacco condotto con un tir contro un mercato di Natale a Berlino, in Germania, in cui 12 persone sono morte e 48 sono rimaste ferite. Lo ha fatto attraverso l'agenzia di stampa e organo di propaganda Amaq. A quanto pare dunque dietro il terribile attacco nella capitale tedesca c'è la mano dello Stato Islamico. L’uomo che ha compiuto l’attentato - afferma il sito citato su Twitter da Rita Katz, responsabile di Site - è un "soldato che ha risposto alla chiamata dell’Isis".


A Berlino intanto prosegue lo stato d'allerta. La polizia ha rialsciato il pachistano fermato questa mattina con l'accusa di essere alla guida del tir che ha travolto decine di persone ieri sera facendo almeno 12 morti. E così prosegue la caccia all'uomo. La polizia ha sollecitato in un tweet gli abitanti di Berlino a "esercitare particolare allerta". "Abbiamo preso l'uomo sbagliato e quindi ci troviamo di fronte a una nuova situazione. Il vero esecutore dell'attentato è ancora armato, a piede libero, e può fare nuovi danni". E l'attentato di fatto agita e non poco la politica tedesca. La Merkel viene accusata da destra di aver spalancato le porte agli immigrati. La cancelliera però ha affermato che questo attentato non cambierà le politiche in tema di immigrazione da parte della Germania.

La cancelliera, insieme ai ministri dell'Interno, Thomas de Maizière, e degli Esteri, Franz-Walter Steinmeier, e il sindaco di Berlino, Michael Müller, ha posato una corona di fiori vicino alal chiesa Gedächniskirche, il luogo in cui i cittadini hanno spontaneamente lasciato messaggi di solidarietà.

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