Strage di Berlino

Berlino, si cerca un tunisino: trovati i suoi documenti nella cabina del tir

Il sospetto è un richiedente asilo che sarebbe legato ad ambienti islamisti. Imminente un blitz in Nord Reno-Westfalia

Berlino, si cerca un tunisino: trovati i suoi documenti nella cabina del tir

Proseguono le ricerche a Berlino e in tutta la Germania per individuare il responsabile dell'attentato che nella sera di lunedì ha tolto la vita a 12 persone, quando un camion si è schiantato sulla folla ai mercatini di Natale della zona ovest della città.

La polizia ha ritrovato nel camion un documento di identità appartenente ad un tunisino, ricercato a livello internazionale e sul cui capo pende un mandato d'arresto internazionale.

Si tratta di un ventiquattrenne, Anis Amri, nato nella città di Tataouine. Alto 178 cm, pesa circa 75 chili, moro con gli occhi castani, asrebbe armato e pericoloso. Secondo i media tedeschi l'uomo avrebbe fatto richiesta di asilo politico in Germania nell'aprile 2016, ottenendo un permesso di residenza. Quindi si sarebbe stabilito fra Berlino e la regione del Nord Reno-Westfalia. Inoltre sarebbe stato in contatto con gli estremisti legati ad Abu Walla - che, ricorda la Suddeutsche Zeitung, è stato arrestato a novembre con l'accusa di reclutare miliziani per il jihad.

Fra i documenti di Anis A. ritrovati a bordo del mezzo ci sarebbe la cosiddetta "Duldung", cioè la sospensione del permesso di soggiorno. Pare infatti che il nordafricano si fosse registrato con due nomi falsi e anche con diverse date di nascita.

"Imminente un blitz in Nord Reno-Westfalia"

Secondo Dpa, la polizia si starebbe preparando a un "imminente" blitz nel Land del Nord Reno-Westfalia, una delle regioni più ricche del Paese, dove peraltro si concentra sia il maggior numero di richiedenti asilo sia le più importanti comunità islamiste radicali della Germania.

Secondo gli inquirenti l'autista del tir, che si è dato alla fuga, sarebbe ferito: durante la giornata la polizia ha eseguito interrogatori e verifiche negli ospedali cittadini e di tutta la regione del Brandeburgo. Inoltre sono state effettuate perquisizioni nel centro di accoglienza per migranti di Emmerich, non lontano dal confine con i Paesi Bassi. L'uomo infatti sarebbe riuscito a dileguarsi fra la folla scivolando giù dalla cabina di guida al momento dello schianto, dopo una folle lotta con il camionista polacco che aveva tentato di interrompere la corsa omicida del tir.

Stamane rilasciato un secondo sospetto

Stamane la polizia federale tedesca ha fermato un secondo sospetto, ma lo ha già rilasciato nel corso della mattinata. Ieri era invece stato scarcerato l'immigrato 23enne pachistano indicato in un primo momento come l'autore del massacro e detenuto per oltre dodici ore come il principale indiziato dopo che era stato catturato al termine di un lungo inseguimento nei pressi dello zoo di Berlino.

Il responsabile della strage, chiunque egli sia, resta pertanto armato e a piede libero.

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