Bill Clinton è tornato e sostiene il movimento anti-Weinstein

Bill Clinton torna sulla scena pubblica con il suo primo romanzo. Arrivano subito domande sul caso Lewinsky e sul movimento #Metoo. L'ex presidente dem sostiene ancora di aver fatto la scelta giusta e di aver difeso la Costituzione in riferimento al caso degli incontri erotici nello studio ovale

Bill Clinton è tornato e sostiene il movimento anti-Weinstein

Bill Clinton è tornato. Almeno come romanziere. Il 4 giugno scorso è uscito "Il presidente è scomparso", un libro che l'ex presidente degli Stati Uniti ha scritto a quattro mani con James Patterson.

Se i democratici americani sono alla disperata ricerca di un candidato da contrapporre a Donald Trump in attesa delle prossime presidenziali (si parla con insistenza di Joe Biden), il protagonista del romanzo di Bill sembra sparito nel nulla. Un po' come il consenso dem nella Rust Belt.

"Puo' accadere che un presidente scompaia - ha sottolineato il marito di Hillary - e' previsto da una procedura ma puo' durare solo per poco tempo. Il presidente puo' richiedere di non essere protetto tuttavia finora non lo ha mai fatto nessuno, quindi in teoria e' possibile ma per un breve periodo perché il Secret Service lo impedisce". La storia è di quelle che piacciono agli appassionati di politica americana. Il thriller narra di un complotto terroristico internazionale.

Il cyberterrorismo, sostiene l'ex presidente, è un fenomeno serio da non sottovalutare perché "minaccia direttamente le nostre vite". Una pubblicazione impegnata, che vuole evidenziare l'esistenza di un pericolo reale. Ma il ritorno di Bill è finito per intessare anche il caso Lewinsky. In epoca di #Metoo, del resto, era abbastanza facile pronosticare che l'apparizione sulla scena pubblica dell'ex chief in commander comportasse una riapertura, quantomeno mediatica, della vicenda.

Come segnalato da Vanity Fair, a Clinton è stato chiesto di rispondere alla seguente domanda:"A guardarsi indietro, usando adesso la lente del #MeToo, la pensa in modo diverso, o sente una maggiore responsabilità?"."Mi sono sentito malissimo allora - ha replicato Bill - e in seguito ho dovuto fare i conti con tutto questo. Ma penso di aver gestito la situazione nel modo giusto". Poi qualche specificazione in più:"No, non l’ho fatto - ha detto riferendosi alle scuse private - . E ancora:"Non le ho mai più parlato direttamente. Ma ho detto pubblicamente in più di un’occasione che mi dispiaceva, le mie scuse sono state pubbliche".

L'ex presidente dem ha ricordato come due terzi degli americani, all'epoca dei fatti, si fossero schierati dalla sua parte. Il marito di Hillary rimane convinto di aver operato in difesa della Costituzione. Stando a quanto riportato dal Guardian, Bill Clinton ha anche affermato, in un'altra occasione, di sostenere il movimento #Metoo, quello nato a sostegno delle denunce riguardanti le accuse di violenza sessuale contro Weinstein. I democratici, scrive la Cnn, hanno ancora "un problema Bill Clinton".

Il rumoroso ritorno di Bill è passato anche per Firenze.

Patterson, durante la presentazione fiorentina, ha evidenziato come Donald Trump, a differenza del personaggio del romanzo, non sia affatto scomparso:"Ce lo ricorda tutte le mattine con i suoi tweet", ha chiosato l'autore della serie di Alex Cross.

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