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Cerca su Google come uccidere la figlia. Poi la massacra con 30 coltellate

La donna ha cercato per oltre un mese i metodi più adatti per uccidere un bambino e preparare il suo folle piano, che si è concluso con la tragica morte della figlia di 4 anni, massacrata lo scorso 31 dicembre

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Choc negli Stati Uniti, a causa del brutale omicidio di una bimba di soli 4 anni da parte della madre, che si è documentata a lungo su internet alla ricerca del metodo milgiore per portare a compimento il suo folle piano prima di realizzarlo con più di 30 coltellate inferte al corpicino della vittima

Il terribile episodio si è verificato a West Valley City (Utah) durante lo scorso 31 dicembre, come riportato dalla stampa estera, e si è concluso con l'uccisione della piccola Laney Vos, ritrovata senza vita nello scantinato dell'abitazione in cui viveva con la madre.

La 29enne Nicole Lester, ora detenuta dietro le sbarre del carcere della contea di Salt Lake, è accusata del crimine di omicidio aggravato e potrebbe essere condannata alla pena capitale.

Come riferito dagli inquirenti, la donna aveva a lungo cercato dei metodi per poter uccidere la bimba, utilizzando il browser del proprio telefono cellulare, e ponendo a Google inquietanti domande. "Come si rompe un collo?" o "Qual è il posto migliore per colpire una persona con un'ascia?" , erano solo alcune delle voci di ricerca recuperate dai tecnici informatici a disposizione delle autorità, come riportato da "Crime On Line".

Dopo aver studiato per circa un mese problematiche di questo genere, l'attenzione della 29enne si è maggiormente concentrata sui bambini e sulla fisionomia del loro corpo. Nicole ha iniziato a chiedere se fosse più facile uccidere un bambino piuttosto che un uomo adulto, a studiare casi di infanticidi ed a osservare con attenzione le ricostruzioni grafiche e le radiografie del torace di bimbi.

Uno studio costante, che si è interrotto il giorno prima dell'efferato omicidio, ovvero lo scorso 30 dicembre. La mattina seguente, intorno alle 5, il violento assassinio della piccola Laney, contro cui la madre si è avventata infliggendole ben 30 rabbiose coltellate nello scantinato, dove i medici legali l'hanno ritrovata poco dopo. Nell'abitazione si trovava anche un altro bambino di 6 anni, che non è stato invece aggredito, e che ora è affidato alle cure della nonna, proprietaria di quella casa ma assente nel momento del delitto.

In seguito alla violenza, Nicole, ricoperta completamente del sangue della piccola, si è diretta a casa di un vicino per confessare quanto fatto. L'uomo, totalmente sotto choc, ha prestato il suo telefono alla donna per permetterle di contattare la polizia. "C'è stato un omicidio", ha esordito Nicole al telefono, per poi aggiungere con tono calmo: "Ho appena ucciso mia figlia". Dopo ciò, la 29enne ha restituito il telefono e fatto ritorno a casa, mentre il vicino con voce rotta dal pianto continuava: "Era ricoperta di sangue dalla testa ai piedi. Quella bimba è così piccola...mio Dio mandate in fretta un ambulanza, vi prego fate presto".

All'arrivo dei paramedici era ormai troppo tardi, la piccola Laney era morta, massacrata da quella donna che l'avrebbe dovuta proteggere.

La storia, che ha scosso gli Stati Uniti, prosegue ora col processo nei confronti dell'assassina.

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