Blitz navali contro gli scafisti ​Ma l'Ue s'incarta sulle quote

Bruxelles si muove a rilento. Sull'obbligatorietà delle quote di immigrati da ripartire è scontro. I Paesi dell’Est del gruppo di Visegrad pronti a votare "no"

Blitz navali contro gli scafisti ​Ma l'Ue s'incarta sulle quote

A rilento, ma procede. L'Unione europea fa un altro, piccolo passo all'estenuante cammino legislativo che la dovrebbe portare ad approvare il pacchetto di misure per contrastare l'emergenza immigrazione. Mentre i confini a est sono continuamente varcati da migliaia di clandestini e profughi che cercano di raggiungere l'Europa, i 28 hanno dato il via libera formale per l’avvio della "fase 2" della missione navale EuNavFor Med che prevede l’uso della forza contro gli scafisti nel Mediterraneo. L'operatività non sarà immediata, ma entrerà in vigore solo a partire dai primi di ottobre. Intanto, si fatica a trovare un accordo sull'obbligatorierà delle quote di ripartizione.

L'Europa continua a sparare a salve. La decisione sulla redistribuizione di altri 120mila richiedenti asilo da Italia, Grecia e Ungheria non solo è stata rinviata al Consiglio Ue Affari interni dell’8 e 9 ottobre, ma dovrà pure tenere conto della "flessibilità" nell'attuazione della decisione. Ad aver espresso a più riprese una netta opposizione alle quote obbligatorie per la ridistribuzione su base europea di 120mila immigrati sono i Paesi dell’Est del gruppo di Visegrad: Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia. E, sebbene la posizione di Varsavia nei giorni scorsi si sia ammorbidita, il tema delle quote obbligatorie resta una spina nel fianco. Anche la Romania ha più volte ribadito il niet. Il ministro delle Finanze finlandese Alexander Stubb, invece, aveva annunciato che Helsinki avrebbe partecipato allo schema di ricollocamento di 120mila profughi, accogliendo i 2400 previsti dalla Commissione Ue ma solo "su base volontaria".

Dal momento che oggi non sono riusciti ad arrivare a un'intesa politica sui principi generali del piano Juncker, secondo la roadmap della presidenza lussemburghese, sarà necessario molto lavoro tecnico per stringere un "accordo completo" entro l'8 ottobre, quando i ministri dell’Interno europei si riuniranno di nuovo.

Il consiglio dei ministri dell’Interno Ue ha, perlomeno, adottato la decisione dello schema di ricollocamento per 40mila immigrati da Italia (24mila) e Grecia (16mila) in due anni. Decisione che, però, riguarda solamente i richiedenti asilo arrivati o che arriveranno tra il 15 agosto 2015 ed il 16 settembre 2017.

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