Guerra in Ucraina

"Arrendetevi". "Resa non è un'opzione": scontro finale per Mariupol

Nottata di bombardamenti sull'Ucraina. A Kiev colpito un centro commerciale mentre le autorità di Sumy hanno diramato un allarme per la fuoriuscita di ammoniaca da un sito chimico attaccato dai russi

"Arrendetevi". "Resa non è un'opzione": scontro finale per Mariupol

A Kiev un centro commerciale e alcuni quartieri residenziali sono stati colpiti da un violento attacco russo. Nel cuore dell'Ucraina, intanto, anche Sumy è finita nel mirino di Mosca. Il bilancio parla di almeno sei morti nella capitale e di un allarme per la fuoriuscita di ammoniaca dall'impianto chimico Sumykhimprom, nell'oblast di Sumy.

Bombe su Kiev

Partiamo da Kiev. È salito ad almeno sei morti il bilancio del bombardamento russo, con le forze del Cremlino che stanno ancora cercando di conquistare la capitale ucraina. Sei corpi giacevano a terra davanti al Retroville, centro commerciale situato nel nordovest della capitale. Il sito è stato colpito da una potentissima esplosione che ha distrutto i veicoli presenti nel parcheggio e lasciato un cratere largo diversi metri.

La battaglia di Mariupol

Nel frattempo l'Ucraina ha respinto la richiesta della Russia di consegnare Mariupol. La vicepremier Iryna Vereshchuk ha spiegato che "la resa non è un'opzione". Secondo quanto riportato dal Kyiv Independent, Kiev "chiede che le forze russe consentano immediatamente un passaggio sicuro". La stessa vicepremier ha poi fatto sapere che un totale di 3.985 persone sono state evacuate da Mariupol a Zaporizhzhya in autobus da Berdiansk e con trasporto personale. Ricordiamo che una lettera il ministero della Difesa russo sosteneva che Mosca avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se Mariupol si fosse arresa.

Perdita chimica a Sumy

Diversa la situazione a Sumy. In questa regione, bersagliata da caccia russi diretti verso il centro dell'Ucraina, c'è stata una perdita da un impianto chimico. Le autorità locali hanno sollecitato i residenti a proteggere le vie aeree con garze o bende impregnate di acido citrico a seguito di una fuoriuscita di ammoniaca da uno stabilimento chimico alle porte della città, che avrebbe contaminato un'area di circa cinque chilometri.

Il governatore regionale, Dmytro Zhyvyskyy, non ha precisato nel dettaglio le cause dell'incidente, che sarebbe avvenuto attorno alle ore 4.30 di stamattina (le 2.30 in Italia). L'impianto chimico coinvolto è quello di Sumykhimprom; la vicina città di Sumy, che conta una popolazione di 263mila abitanti, è stata più volte bersaglio di bombardamenti d'artiglieria delle Forze armate russe nel corso delle ultime settimane.

La via diplomatica

Sul fronte diplomatico la Svizzera si è pronta ad ospitare i colloqui tra Ucraina e Russia. Il presidente Ignazio Cassis ha scritto sul suo profilo Twitter che spera che "le pistole tacciano presto" e che la Svizzera è pronta a mediare o a ospitare negoziati, scrive il media ucraino sul suo account Twitter ricordando che Cassis visiterà oggi il confine tra Polonia e Ucraina. Due giorni fa il presidente svizzero si era rivolto al suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky affermando di essere "impressionato" dalla "forza di volontà" di questo suo "amico". "Vediamo che l'Ucraina difende i valori fondamentali del mondo libero, valori che condividiamo anche noi.

Siamo solidali secondo la nostra tradizione umanitaria", ha scritto Cassis sul suo account Twitter.

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