L'elezione di Jair Bolsonaro, per l'Italia significa soltanto una cosa: la consegna del terrorista Cesare Battisti. Lo ha chiesto Matteo Salvini, lo ha confermato il ministro Alfonso Bonafede, e lo ha promesso lo stesso neo-presidente brasiliano.
E a riaffermare la volontà del nuovo leader del Brasile di estradare Battisti in Italia, ci ha pensato il coordinatore della campagna elettorale e suo futuro super ministro, Oxy Lorenzoni. Intervistato da Radio Eldorado, Lorenzoni ha detto: "Abbiamo già troppi omicidi in Brasile per essere ancora qui a dare da mangiare a un assassino che ha ucciso un sacco di persone in Italia. La legge deve essere uguale per tutti. E non ho dubbi che, rispettando le formalità legali, Battisti troverà un accordo con le autorità italiane".
Ieri, Salvini aveva dichiarato: "Non vedo l'ora di incontrare il neo-presidente Bolsonaro. Sarò lieto di recarmi personalmente in Brasile anche per andare a prendere il terrorista rosso Cesare Battisti e portarlo nelle patrie galere".
Le basi per questa consegna ci sono, così come la volontà politica. Tuttavia, in Brasile, la legge appare poco chiara in questo ambito. E il terrorista, condannato all'ergastolo in contumacia, si appella al decreto di uno dei predecessori di Bolsonaro: Lula.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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